lunedì 25 settembre 2017

Intorno al 20 di luglio... - Aggiornamento



Nella raccolta di fonti che introduce l’articolo sul presunto anonimo del 1982 (qui) avevo già citato il passo di Giorgio Sgherri sull’Unità, che riporto qui per comodità:


L’Unità 7 novembre 1982 (articolo di Giorgio Sgherri, che brucia i colleghi e pubblica la notizia) affermando: “L’inchiesta su questo duplice omicidio è stata riaperta nella base di alcune lettere anonime giunte agli inquirenti, le stesse lettere anonime, a quanto pare, facevano riferimento a 5 e non a 4 duplici omicidi. È così che i magistrati sono andati a rispolverare il fascicolo sulla tragica fine di Barbara Locci e Antonio Lo Bianco”.


Questa versione riceve ora autorevole conferma da parte dell’avv. Vieri Adriani, che al recentissimo convegno di Pistoia (18.09.2017) ne ha trattato, forse un po’ troppo brevemente. Non avendo potuto presenziare, ho trascritto quanto ho capito dalla registrazione disponibile su Youtube (qui; siamo intorno al minuto 70 del file).

Riferisce Adriani, parlando della Dott.ssa Della Monica, di aver reperito agli atti “una Direttiva d’indagine del 20 agosto 1982, in cui lei scrive al Reparto Operativo Carabinieri di Firenze testualmente: <<Il G.I. del Tribunale di Firenze dottor Vincenzo Tricomi segnalava a questo Ufficio l’importanza di una lettera anonima Questa lettera indirizzata alla scrivente (Procura della Repubblica) e trasmessa per indagini a codesto reparto, la quale evidenziava come i duplici omicidi commessi dal Mostro fossero cinque, non quattro, richiamando l’attenzione su un episodio analogo avvenuto in passato in altra località della provincia. Questo Ufficio ritiene indispensabile al fine delle ulteriori indagini concernenti l’identificazione dell’autore dell’anonimo rientrare in possesso dello scritto potendosi ritenere plausibile (?) che esso sia attribuibile a persone a conoscenza dell’identità del vero assassino. Facendo seguito pertanto a passate sollecitazioni verbali, si prega di voler procedere a pronta trasmissione>>.

In realtà passeranno diversi mesi a quanto ho potuto verificare io, prima che questo pezzo di carta rientri nella disponibilità della Procura della Repubblica e per esso (?) del G.I.”  
Qui termina il discorso di Adriani sull’argomento specifico.

E il cittadino amico?  E l’articolo di giornale?

Non disponendo personalmente di altre notizie, preferisco per ora non commentare e limitarmi ad informare.