domenica 15 gennaio 2017

Via di fuga a Vicchio (7)


La Sieve a Ponte a Vicchio


Avevo trattato a lungo l’argomento nei primi interventi di questo blog (si veda qui  e puntate successive).
Mi corre l’obbligo di completare l’argomento trascrivendo un passaggio della deposizione del Maresciallo Polito, comandante della stazione CC di Vicchio, resa il 28 ottobre 1997 al processo “Compagni di Merende”. Si parla appunto della percorribilità, nel 1984, della stradina che dalla Sagginalese, passando per la fattoria La Rena, porta a San Martino a Scopeto.

PM: io l’ho incaricata nel corso di queste indagini di verificare la viabilità tra la fattoria La Rena, la strada cha va alla rena, e San Martino a Scopeto, di verificare se era percorribile, le chiedevo di accertare se all’epoca la strada era transitabile. Lo ricorda lei personalmente che era transitabile?

Mar. Polito: No, io ci son passato, però adesso non ricordo se prima del fatto o dopo il fatto, io ci son passato…

PM: era transitabile?

Mar. Polito: era transitabile.

PM: con una macchina?

Mar. Polito: sì, con la macchina.

PM poi le ho chiesto di verificare se non sbaglio se gli abitanti del luogo, se confermavano questo fatto, che era transitabile.

Mar. Polito: sì mi sembra che ho accertato sto fatto, adesso

PM: sì sì, c’è una nota sua.

PM Allora se io le mostro la cartina, per capirsi, è la strada che dalla fattoria la Rena sale su e va

Mar. Polito: va, fino alla comunità va a uscire, alla comunità San Martino (nota: si intende probabilmente una comunità di recupero, con sede San Martino a Scopeto 10)

PM: San Martino a Scopeto. (…9 siccome attualmente, noi ci siamo passati, è transitabile, ma con difficoltà, all’epoca lei ricorda di averla fatta bene.

Mar. Polito: sì sì io ci sono passato con la macchina

PM: Benissimo

Viene poi mostrata la cartina dei luoghi (ma la proiezione è “tutta sfocata” commenta Filastò)

PM: si vede effettivamente male si può mettere a fuoco?... non si riesce… (pausa) Allora … Vicchio … piazzola …Dicomano… la strada della Rena è questa qui. Io le chiedevo se

Mar. Polito: ma prima del posto però è…

PM; sì sì

Mar. Polito: sarà cinque, seicento metri prima.

PM: la domanda è questa; io le chiedevo se da qui questa strada era transitabile.

Mar. Polito: sì arriva a San Martino a Scopeto, che costeggia la comunità…

PM: non ho altre domande.

(…)

Avv. Filastò: a proposito di questa strada, che praticamente provenendo dalla fattoria La Rena … questa strada porta prima alla fattoria La Rena…

Mar. Polito: sì dalla strada comunale, diciamo, no dalla strada provinciale porta a La Rena e poi si va su a San Martino a Scopeto.

(…)

Avv. Filastò: senta, lei ha detto che era transitabile…

Mar. Polito: sì

Avv. Filastò: ora non lo è più?

Mar. Polito: no, ora no. Ora con un fuoristrada si riesce a farla, ma…

Avv. Filastò: come mai?

Mar. Polito: e perché ci sono cresciuti tutti degli alberi, ci son cresciuti e si passa molto male.

Avv. Filastò: Invece all’epoca dell’omicidio si transitava?

Mar. Polito: Sì, io ci son passato con la macchina io.

Avv. Filastò: Ma agevolmente o con qualche difficoltà?

Mar. Polito: No, con qualche difficoltà; perché c’era degli avvallamenti sulla strada.

Seguono considerazioni sullo stato delle strade, asfaltate o sterrate, che sono di minor interesse ai nostri fini.

L’argomento, come del resto avevo già scritto a suo tempo, non può essere decisivo: la strada era percorribile in auto, anche se con difficoltà. Colgo l’occasione per segnalare anche, sull’argomento, il bell’articolo di Antonio Segnini sul suo blog: http://quattrocosesulmostro.blogspot.it/2015/11/in-fuga-vicchio-1.html

mercoledì 11 gennaio 2017

Francesco Vinci alla Boschetta?



Solo una breve nota per osservare che, per quanto il barile delle notizie inedite sia ormai raschiato quasi a fondo, l’ascolto delle registrazioni delle udienze del processo CdM su Radio radicale riserva ancora qualche perla inaspettata. Ad esempio, ascoltando l’ispettore Massimo Fanni, della Squadra Mobile di Firenze, interrogato principalmente sui soldi di Vanni (non poi tantissimi, come si sapeva; udienza del 11 novembre 1997, qui) si viene a conoscere il giorno esatto della scarcerazione di Francesco Vinci nel 1984, ossia il 26 ottobre (minuti 24-25 della registrazione). Si conferma dunque quanto scritto nella cronologia dei fatti contenuta nel ben noto volume “Al di là di ogni ragionevole dubbio”.

Rimarco questa data perché recentemente si era tornati a parlare sul web di una scarcerazione anticipata di Francesco Vinci che gli avrebbe permesso di essere in libertà in occasione dell’omicidio di Vicchio. Scarcerazione anticipata che, sulla base dell’accertamento fatto dall’ispettore della Polizia di Stato presso il carcere di Sollicciano, si rivela l’ennesima leggenda o bufala che dir si voglia.