Qui tutto iniziò, circa cinquant'anni fa |
A distanza di quasi un anno dall’ultimo post della serie
“Intorno al 20 di luglio” (vedi qui: http://mostrodifirenzevolumei.blogspot.com/2017/09/intorno-al-20-di-luglio-aggiornamento.html
)
non è successo quello che speravo: cioè, né Adriani né altri
hanno effettivamente prodotto la lettera anonima della quale parlava,
richiedendola indietro, la Della Monica nella sua missiva ai CC del 20 agosto.
Tuttavia, può essere utile qualche piccolo ulteriore aggiornamento.
Dell’anonimo si parla in uno scritto apparso sul sito dello stesso
avv. Adriani ( http://www.avvocatoadriani.com/wa_files/desnombreux.pdf ).
Riportiamo qui il passaggio, ove si invitano gli odierni inquirenti ad
accertare, tra le altre cose, se “la
lettera che nel giugno 1982, dopo l’omicidio di Baccaiano, fu inviata da un
anonimo agli inquirenti per invitarli ad indagare sul delitto del 1968
provenisse da una mancata vittima. L’Avv. Luca Santoni Franchetti Acerbo, già
“dominus” di chi scrive, nel 1992 riferì
infatti a chi scrive una circostanza mai verificata, e però accertabile
dall’A.G., ovvero che essa fosse stata
scritta da una persona la quale lamentava a sua volta di essere stata vittima
di un tentativo di aggressione compiuto con le ben note modalità (tenuto sotto
tiro), mentre si trovava appartato in auto con un’altra persona (un’amante?)
e che proprio per tale motivo gradiva
rimanere anonima, a tutela della riservatezza personale propria e del partner
con cui si era intrattenuto in auto”. Come avevo già scritto nel primo
articolo, al processo del 1994 Santoni Franchetti richiese, invano, l’audizione
di Tricomi e Spezi, ma disse di aver avuto conferma dell’anonimo dal PM Izzo;
Izzo, come sappiamo, non era un magistrato che passava di là per caso, ma era
incaricato dell’indagine sul mostro, dal duplice omicidio di Scandicci in poi. Un episodio simile è riferito dai giornali
(attacco a una coppia clandestina in un’auto blindata), ma sarebbe avvenuto in
data 1 luglio 1984, quindi non è temporalmente compatibile con la segnalazione
del giugno / luglio 1982; mentre in prossimità di quella data abbiamo l’agguato
fallito di Cascine del Riccio, che però non corrisponde per caratteristiche (si
trattava di due fidanzati che diedero ampia pubblicità all’accaduto). Ci si potrebbe chiedere se questo agguato che
sarebbe stato riferito in via confidenziale e avvenuto in epoca imprecisata sia
l’oggetto di quell’anonimo di cui parla Rotella nella sua sentenza dicendo: “Un
anonimo che riferisce di precedente esiste, bensì, negli atti generici del fascicolo del p.m. relativo al delitto
di Montespertoli, ma concerne un reato a sfondo sessuale, circa il quale
aveva indagato a suo tempo, e con
successo, la magistratura fiorentina”. E’ pur vero che si parla della
segnalazione di un precedente, ma definire un presunto agguato del Mostro come
un generico “reato a sfondo sessuale” non sembra appropriato. Se Rotella non
sbaglia la sua consecutio temporum, c’era stato un reato, sessuale, ed era
stato risolto, già prima dell’omicidio di Baccaiano e quindi prima della
segnalazione di cui si sta parlando. All’epoca, si ricorderà, si ricercava l’omicida
nell’ambiente dei guardoni; allo stesso ambiente potrebbe condurre l’espressione
“tenuto sotto tiro”; da qui forse l’idea dell’anonimo aggredito di aver avuto a che
fare con il Mostro. Comunque, con gli elementi a disposizione, il tutto resta
per forza di cose nebuloso.
Ancora l’avv. Adriani ha fornito un documento, consistente
nella richiesta del G.I. Tricomi al suo
omologo di Palermo di interrogare il teste Barranca, che si sarebbe trovato
prossimamente nella capitale siciliana, presumibilmente al rientro dalla Libia
dove lavorava. Di tale documento, datato 29 ottobre 1982, ci interessa
unicamente la frase “A seguito di
segnalazione anonima che esisteva un quinto duplice omicidio commesso dal
cosiddetto “mostro” si risaliva all’omicidio di Lo Bianco Antonio e Locci
Barbara (…)”. Questo conferma quanto risultava già dalla lettera della
Della Monica, che era stata allertata proprio da Tricomi sull’anonimo, il quale
“evidenziava come i duplici omicidi
commessi dal Mostro fossero cinque, non quattro, richiamando l’attenzione su un
episodio analogo avvenuto in passato in altra località della provincia.” Ora,
siccome Adriani al convegno di Pistoia del 18 settembre 2017 disse più o meno: “In realtà passeranno diversi mesi a quanto ho potuto verificare io,
prima che questo pezzo di carta rientri nella disponibilità della Procura della
Repubblica e del G.I.” non vorrei
che abbia preso questa documento come prova della restituzione a chi di dovere
della lettera anonima. E’ ben possibile, invece, che Tricomi, per quanto
smemorato, abbia scritto la frasetta di cui sopra a memoria, senza avere
davanti l’anonimo. Può sembrare secondario, ma la restituzione, se davvero
avvenuta, si scontra con quanto raccontò Spezi; mentre se la lettera fu
“smarrita”, le cose comincerebbero a tornare; ma ne abbiamo già parlato.
L’ultima novità recente, che non c’entra direttamente con
l’anonimo, ma la riporto ugualmente per la gioia dei miei lettori fautori di
depistaggi e complotti, è che la mitica perizia Zuntini del 1968, che quasi
tutti hanno letto eccetto il sottoscritto, fu consegnata a… Piero Luigi Vigna.
Questo risulta infatti dal verbale di consegna, non del tutto leggibile,
pubblicato su La Nazione del 23 giugno a corredo di un articolo del giornalista Stefano Brogioni. A ben vedere, dopo un entusiasmo
iniziale, ho riflettuto che molto probabilmente
Zuntini consegnò al sostituto di turno, il 30 ottobre 1968, ma
l’incarico fu affidato il 22 agosto, quando le indagini erano condotte da
Caponnetto; quindi la mera ricezione del documento non dimostra un ruolo attivo di Vigna nel caso Mele.
Qui il Mostro rischiò di essere individuato e catturato |
A questo punto, sulla base di quanto scritto qui e negli
articoli precedenti, possiamo notare un’evidenza: la fonte principale per l’esistenza
dell’anonimo è il giudice istruttore Tricomi (con la parziale, incerta
partecipazione del PM Izzo). E’ lui che
richiama l’attenzione della collega PM sulla lettera; e sì che la Della Monica
doveva averla letta in prima persona, in quanto la missiva era diretta alla
Procura. Nella richiesta del 20 agosto, però, la Della Monica sembra conoscerla
solo per sentito dire; possiamo pensare che fu smistata da altro PM (Izzo?) ai
CC per le indagini senza dare soverchia importanza alla cosa. E’ Tricomi che
scrivendo mesi dopo all’ufficio istruzione di Palermo dà per certo che
l’indagine su Signa era nata in seguito all’anonimo. E’ sempre lui che racconta
la cosa a Spezi; ed è lui, che secondo la
testimonianza di Spezi (pubblicata nel 1989, ma riferita al passato) ammette
che il biglietto (o, nella versione di Spezi, il ritaglio di giornale) non gli
venne mai restituito. Che poi lo stesso Tricomi
nella dichiarazione rilasciata a Spezi nel 2002 non abbia voluto inserire il
dettaglio, beh, “sbiadito e incerto ogni ricordo”, lascia a mio parere il tempo
che trova. Sembra incontrovertibile che, nel 1982, almeno Tricomi fosse
convinto che la pista sarda era nata da una segnalazione anonima; e non
possiamo escludere che i giornalisti Sgherri e Selvatici lo seppero da lui.
Detto questo, possiamo anche fare un’ipotesi sul contenuto
dell’anonimo; che non indicava nomi di possibili colpevoli (è pur vero che le
indagini del 1982 si concentrarono subito su Francesco Vinci, ma riguardando
gli atti il nome balzava comunque agli occhi senza bisogno di suggerimenti
espliciti), ma affermava, forse dicendo anche altro che non sappiamo, l’esistenza di un episodio analogo e
precedente avvenuto in altra località della provincia. Il fatto che si parlasse
di un quinto duplice omicidio aiuta a collocare temporalmente la segnalazione
dopo il quarto duplice omicidio fino ad allora noto; mentre non sappiamo se
l’anonimo arrivò prima o dopo l’avvio della ricerca di precedenti richiesta
dalla procura il 3 luglio 1982 (Adriani, vedi sopra, dice “giugno”, ma ha visto
la lettera o no?).
Lastra a Signa Via XXIV Maggio n. 177 |
Purtroppo, anche se spero di essere presto smentito, come
spesso mi è accaduto, dubito ormai che questa missiva anonima esca fuori e temo
che saremo condannati a una penosa incertezza, che permette una miriade di
ipotesi, anche le più strampalate.
Ne elenco di seguito, sommariamente e con invito ad
possibili approfondimenti, alcune.
Ipotesi minimalista (Rotella). Ci fu una segnalazione
anonima, ma si scoprì (dopo, investigando) che non riguardava il caso del
Mostro. Quindi Tricomi prese fischi per fiaschi.
Ipotesi Fiori. In seguito alla diramazione della ricerca del
3 luglio, Fiori autonomamente si ricordò del delitto di Signa e andò da Tricomi
con un ritaglio di giornale reperito in archivio, ma Tricomi capì che la
segnalazione fosse arrivata dall’esterno (prese fischi per fiaschi).
Ipotesi “Cittadino amico” di De Gothia. Qui le date ci
indicano, a mio parere inequivocabilmente, che, se Tricomi non ebbe a
disposizione il fascicolo Mele (e i bossoli “inspiegabilmente” allegati) prima
del 20 luglio, è materialmente impossibile che l’appello dei CC pubblicato lo
stesso giorno su La Nazione fosse in rapporto consequenziale con il recupero del fascicolo
stesso. Se rileggiamo il primo libro di Spezi, è ben chiaro che egli ebbe modo
di leggere le tre missive di cui parla o per lo meno il loro contenuto gli fu
dettagliatamente riferito; inoltre fece esplicito riferimento, proprio in
riguardo a queste lettere (pur non usando il termine “cittadino amico”)
all’appello dei CC apparso sul giornale, che non sarebbe stato l’unico. E’ probabile
che in una lettera l’anonimo si fosse firmato “l’amico che capisce il mostro” e
in quella successiva (l’ultima) “un cittadino amico”; per aver fatto colpo con
l’ipotesi “BABBO” l’ultima lettera doveva per forza di cose essere stata
scritta prima del duplice omicidio di Baccaiano. A questo punto, potremmo concludere che i
fatti narrati da Spezi coincidono con le supposizioni di De Gothia, vi furono
tre lettere anonime, ma l’autore nulla sapeva o diceva del delitto di Signa.
Addendum. Si potrebbe però fare un’altra considerazione che
riporterebbe parzialmente in gioco il “Cittadino Amico”. Immaginiamo uno
scenario del genere. Poniamo che vi siano state alcune lettere anonime (che
siano quelle di cui parla Spezi o no, poco importa) da parte di un volenteroso mostrologo
dilettante. Nell’ultima, tra le altre cose, si afferma che vi era un omicidio
precedente. In coincidenza con la ricerca avviata il 3 luglio, la lettera
capita sotto gli occhi del maresciallo Fiori e gli fa scattare il ricordo. Questo
avviene, ovviamente, prima del 17 luglio, data della richiesta a Perugia.
Però, a questo punto, ancor prima di
avere la certezza che a Signa sia stata
usata la stessa pistola, i CC vogliono cercare di identificare il confidente
che afferma di capire il mostro e che apparentemente sa tante cose; e l’appello
sul giornale viene pubblicato, per mera coincidenza, proprio il giorno in cui i
bossoli, dopo il viaggio a vuoto a Perugia, sono sulla scrivania di Tricomi. Insomma,
il trafiletto non sarebbe dettato dalla voglia di apprendere altre cose dalla
bocca del cittadino amico, ma sarebbe invece un’esca per la sua identificazione
(come sosteneva Hazet in un vecchio commento agli articoli precedenti). A
questo punto, spingendoci ancora oltre nelle “wild speculations” alle quali siamo costretti dalle carenze
documentali, potremmo pensare che in realtà il cittadino amico, dopo un certo
tempo, si rifece vivo, venne identificato e si scoprì che era un “testimone
inconsapevole”, aveva sparato a caso e per caso aveva fatto centro, un po’ come
Lotti a Giogoli. Quindi, la segnalazione
diventava ininfluente e venne “dimenticata”. Contra, naturalmente, rimane l’ignoranza
di Rotella e la reticenza degli altri protagonisti.
Ipotesi Fiori con aiutino. Arrivò alla Procura una segnalazione che vi era un (probabile?)
quinto duplice omicidio precedente. Questo coinciderebbe con quanto uscito sui
giornali (Sgherri: alcune lettere anonime
giunte agli inquirenti facevano riferimento a 5 e non a 4 duplici omicidi).
Un PM la passò ai CC per verifica. Fiori
e Piattelli si ricordarono di Signa. I CC andarono da Tricomi dicendogli che
essendoci stata una segnalazione anonima volevano prendere visione di un
vecchio fascicolo che doveva trovarsi a Perugia (si ricorderà che la ricerca
originariamente doveva partire dal 1970). A Tricomi rimase in mente che
c’era un anonimo (che forse non aveva visto direttamente) e lo segnalò alla
Della Monica, perché poteva essere importante. A questo punto subentra però la
nebbia; la lettera non uscì mai fuori, ma Tricomi per un certo tempo (ai
colleghi, a Spezi, ad altri giornalisti) continuò a dire che lo spunto era
venuto da un anonimo; poi col tempo se ne dimenticò anche lui. Trovo questa spiegazione abbastanza
plausibile e ha il pregio di coincidere (non nei dettagli, ma nella sostanza)
con la fonte Spezi, che non è trascurabile; ho verificato in passato che dietro
al fumo di Spezi c’era il più delle volte un succoso arrosto.
Ipotesi rivendicazione (Filastò). L’assassino manda un
messaggio ben preciso: ho ucciso prima di quello che crediate, andate a vedere
il processo Mele e ve ne renderete conto. In questo caso non si comprende
perché non si investigò per scoprire il mittente, che è proprio il fine della richiesta
della Della Monica: “Questo Ufficio
ritiene indispensabile al fine delle ulteriori indagini concernenti
l’identificazione dell’autore dell’anonimo rientrare in possesso dello scritto
potendosi ritenere plausibile che esso sia attribuibile a persone a conoscenza
dell’identità del vero assassino”. Anzi,
dopo le prime pacifiche ammissioni, se ne negò poi sempre l’esistenza, traendo
in inganno anche il G.I. Rotella che era subentrato nelle indagini.
Ipotesi massimalista (depistaggio). Qualcuno ben addentro al
tribunale di Firenze e alla storia giudiziaria della provincia, oltre che in
possesso di bossoli sparati dalla Beretta cal. 22 dell’assassino (in altre
parole, l’assassino stesso o un suo complice), si rese conto, dopo Baccaiano e in contemporanea con la ricerca dei precedenti, dell’opportunità
di sviare le indagini sfruttando un lontano caso in cui una coppia di amanti
clandestini era stata uccisa con una semiautomatica cal. 22 armata con proiettili
Winchester serie H. A questo punto ottenne accesso all’archivio, sostituì i bossoli
spillandoli al faldone, indi mandò la lettera anonima, creando dal nulla la
pista sarda. Oltre all’incredibile fortuna di aver trovato un duplice omicidio
molto simile, per essere sicuro della riuscita del piano avrebbe dovuto anche
sostituire, se non il testo della perizia, le macrofotografie. A me,
questa ipotesi continua a sembrare un’incredibile combinazione di eventi, molto
più incredibile dell’aver ritrovato in archivio bossoli che per buona prassi
forse non sarebbero dovuti stare lì.
San Casciano Val di Pesa Località Ponte Rotto - il covo del Mostro? |
In tutte le ipotesi in cui si ammette l’esistenza dell’anonimo,
inoltre, occorre segnalare un’altra incredibile combinazione, questa volta a
carattere temporale: il 3 luglio viene emanato l’ordine di ricercare precedenti
(ma non oltre il 1970), prima del 17 luglio arriva un anonimo che riporta al
1968; il lasso temporale è di meno di due settimane. La domanda è se il
mittente potesse sapere che la ricerca era in corso, ma con parametri
sbagliati. E’ pur vero che di segnalazioni anonime ce ne saranno state
centinaia, ma guarda caso quella giusta (o che almeno venne ritenuta giusta all'epoca)
arrivò proprio quando doveva arrivare.
A questo punto, mi sembra onesto dichiarare per quale
ipotesi attualmente propenda; per carità di patria, opterò per l’incertezza tra
l’ipotesi Rotella e l’ipotesi Fiori con aiutino, anche se trovo entrambe non
del tutto soddisfacenti e con ampie zone di oscurità. Inutile aggiungere che
non ritengo sensato fare ipotesi sull’identità dell’autore dell’anonimo senza
conoscere il testo. Vista la capitale importanza di interpretare correttamente
questo passaggio nodale della storia delle indagini, speriamo di saperne di più
in futuro. Ogni contributo e integrazione è bene accetto.
Una via a caso in località Spedaletto, comune di san Casciano |
Link agli articoli precedenti:
http://mostrodifirenzevolumei.blogspot.com/2017/02/intorno-al-20-di-luglio.html
http://mostrodifirenzevolumei.blogspot.com/2017/02/intorno-al-20-di-luglio-2.html
Frank, mi sembra di capire che in entrambe le tue ipotesi – ipotesi Rotella e ipotesi Fiori con imbeccata – si parta dal presupposto che Tricomi fraintese e col suo fraintendimento creò la leggenda.
RispondiEliminaA costo di passare per un ingenuo complottista ti devo però dire che mi sembra quantomeno strano che il GI titolare dell’inchiesta possa aver frainteso un passaggio così importante senza che qualcuno glielo abbia mai fatto notare. E va bene che non era più sul caso, ma sta di fatto che nell’89 era ancora convinto che ci fosse stato un anonimo, tant’è che ne parlò con Spezi.
E come se non bastasse c’è il fatto – mi rifaccio allo scritto di De Gothia – che Sgherri e Selvatici cominciarono a riferire dell’anonimo salvo poi improvvisamente allinearsi alla versione Fiori, senza spiegare perché quel che sostenevano il giorno prima non era più vero il giorno dopo. Poniamo che qualcuno gli abbia detto “guarda che non è così come avete scritto, è tutto un qui pro quo” …quel qualcuno lo dice a loro e non a Tricomi? E la Selvatici stessa, com’è possibile che oggi non ricordi più nulla (l’hai scritto tu Frank, che l’hai sentita un annetto fa)? Non è più logico pensare che si ricordi benissimo ma che non dica nulla perché così gli fu chiesto per avvalorare la versione ufficiale?
Per chiudere, penso a un altro “non ricordo” eccellente: quello di Della Monica, contrapposta a Spezi in un Chi l’ha visto di qualche anno fa. Lei parla di Fiori, Spezi di una lettera anonima, e lei dice “non mi ricordo di questa lettera” …insomma, non nega (come avrebbe ben potuto fare), ma dice di non ricordare.
Quanti “non ricordo” poco credibili …
SonnyL
che dire? i tuoi dubbi sono anche i miei. Infatti non sono soddisfatto delle soluzioni che propongo (ma neppure delle altre).
EliminaTieni però conto che del fatto che nel 1968 c'era stato un omicidio simile a quelli seriali poteva scriverlo chiunque ne fosse a conoscenza, per aver abitato in zona o averlo letto sul giornale o aver fatto delle ricerche personali. Insomma non è detto che il segnalatore fosse l'assassino o fosse a conoscenza dell'identità del killer.
Plaudo alla completezza. Nel loro complesso, gli articoli "intorno al 20 luglio...", raccolgono organicamente tutto ciò che c'è da sapere per farsi la propria idea. Apprezzo anche l'aver elencato le ipotesi più discusse.
RispondiEliminaUltimamente valuto la possibilità che il fascicolo di Signa fosse sulla scrivania del G.I. prima della richiesta (forse inutile e/o incongrua) a Perugia del 17 luglio e di quella senza riscontro del 20 a Firenze. Nel senso che entrambe erano -ipoteticamente- di mera copertura formale.
Allo stato, non vedo alcun motivo per formulare questa singolare ipotesi; potrai articolarla meglio in seguito, se vorrai.
EliminaDobbiamo tener presente che il 3 luglio 1982 la Procura, a firma Della Monica e Vigna, avvia nuove indagini a 360°, il che è a mio parere chiaro segno che a quella data non sanno che pesci pigliare. Ho letto che qualcuno sul forum dei Mostri ha scritto che si trattava di un semplice fonogramma, ma non è affatto vero.
Se può interessare, qua ci sono alcune segnalazioni da persone verificate (ma a noi ignote):
RispondiElimina- da minuto 23:10 (guardone che aveva una pistola nel 1970 senza porto d'armi)
- da minuto 38:20 (la famosa segnalazione dei due carabinieri che parlano di omicidio di coppietta nel Febbraio 1981)
- da 1:12:40 maniaco si becca una mattonata da una coppietta a Novembre o Dicembre 1968 ad Arcetri alle 19:30
- da 1:18:15 sopra San Miniato, Piazzale Michelangelo, maniaco con pistola, fa identikit non emerso che ha riscontri positivi con quello noto fatto in riferimento al delitto dell'Ottobre 1981, non verrà mai richiamato, incontro avvenuto nel 1985
(togliere lo spazio dopo l'https:)
https: //www.youtube.com/watch?v=bw98Mp-ZV0A
Aggiungo una provocazione: le lettere dell'amico anonimo del Luglio 1982 potrebbero essere un richiamo diretto a un Dell'Amico che era in prima persona sia sulla scena del crimine del '68 che in quelle del '74 e dell'81 ma che non ebbe nessun guizzo mnemonico?
RispondiElimina:D
Il cittadino amico e il Dell'amico smemorato
Eliminatra le tante, e altre, anche questa ha il suo peso:
RispondiElimina"Vi è da dire che, alla luce di una dichiarazione del Dr. TRICOMI del 15.01.02, rinvenuta nel
corso della perquisizione domiciliare all’imputato MARIO SPEZI, probabilmente nell’inverno
1982, il Maresciallo FIORI si presentò da lui con un ritaglio di giornale che riferiva della condanna
definitiva del MELE a Perugia e gli chiese se fosse possibile acquisire il procedimento""
[pag.21 - Sentenza-Narducci-Motivazioni]
Nè, del resto, è identificabile una ragione qualsiasi perchè il Fiori (e suoi "colleghi"/"superiori") avrebbe dovuto pastrocchiare invenzioni a latere.
Ma se al caso del MdF si vanno a togliere le interpretazioni, i ricami, i ricamini, le dietrologie e ci si appoggia sua documenti mai visti: si va a perdere il sale della vicenda. ed il bello della discussione.
i pesi però, andrebbero sempre assegnati maggiori al documentato ufficiale, e minori all'inverificto/inverificabile e dedotto.
Quando anche l'ultimissima ombra degothiana sparirà dall'ammorbare i ragionamenti e le analisi sul mdf, sarà purtroppo sempre troppo torni.
Hazet
Ciao Hazet bentornato.
RispondiEliminaVedo che sei sempre in modalità crociata contro il maestro di noi tutti, De Gothia... mi spiace.
Ci sono almeno due documenti ufficiali, del G.I. e della PM, che affermano la convinzione che la pista sarda nacque a seguito di segnalazione anonima. Li ho citati. E se non lo sapevano loro non so chi potrebbe saperlo. Quello che ci manca è conoscerne il tenore, ma non possiamo (più) supporne l'inesistenza. L'unica spiegazione che potrebbe andare nel senso che dici tu è che ci fu una segnalazione anonima su un delitto precedente, che risvegliò la memoria di Fiori ma in realtà si riferiva ad altro. Ma un delitto precedente in provincia, al di fuori di Signa, a quanto pare non c'è.
ciao Omar,
RispondiEliminamai "andato via", te l'assicuro.
e nessuna "crociata" contro De Gothia in particolare (ma contro il modus da lui "inavvertitamente disseminato": sì. e ci mancherebbe!).
che poi sia "maestro di tutti noi",,, beh: facciamo non proprio di tutti; per fortuna :)
Il punto è che non ci sono SOLO quei due documenti ufficiali che 'parlano'.
nel poutpourri di inerenti documenti e dichiarazioni e testimonianze, se se ne prendono solo alcune, o se ad alcune (es: alle lettere del cittadino amico) gli si assegnano pretestuosamente valori degothianamente mai minimamente dimostrati: si può giungere a qualsiasi conclusione.
Ma, come sai, non è proprio quello il punto.
Fiori (benchè lui smentisca) o i CC possono teoricamente aver ricevuto una o più imbeccate anonime: e con questo?
Nulla. Assolutamente nulla.
e già solo questo basterebbe a spiegare il perchè del dover affrontare un'indagine di ricostruzione investigativa e storica di una catena di delitti non a partire da sottigliezze dubbie (in quanto esistenti appunto anche altre fonti in contrasto) ma a partire dall'univoco dato che le fonti (dubbie in quanto in contrasto tra loro) portano come minimo comune denominatore e non da altro.
A meno che (di nuovo degothianamente), il gioco non stia nel adagiarsi mollemente nel 'complotto' (generico ed indeterminato oltre che mai ovviamente provato e pure del tutto illogico o privo di assunto di tornaconto di chicchesia).
facciamo qualche altro esempio:
- Baccaiano avviene il 19.6.82
- Richiesta ricerca delitti simili: 3.7.1982
- Tricomi chiede il fascicolo su SM a Perugia: 17 luglio 1982
- ... epperò il famoso trafiletto in cui si legge "...persona che ha dato PIU VOLTE un contributo all'indagine sui DELITTI DEL MANIACO..." è del 20.7.82
Se "delitti del maniaco" (come da trafiletto) è riferito già ad un unicum 68-82: vuol dire che le tre lettere sono state spedite tra il 20.6 e il 18.7.
(ma sono anticipate il 3.7 dalle autorità)
E vuol anche dire: 3 lettere in circa un mese... quasi una a settimana... MA ALLORA il trafiletto si necessita: se nella settimana precedente la pubblicazione non sono arrivate lettere (e quindi va retrodatato la cnoscenza di Signa almeno intorno intorno al 10.7 se no più indietro).
se no perchè avrebbero dovuto stupirsi del non ricevere nuove lettere?
Se invece "delitti del maniaco" (come da trafiletto) è generico riferito alla serie 1974-1982: allora possono essere 3 lettere in un arco di tempo assai più lungo.
(e quindi diventa ancora più 'morbido ed inutile' giocare su quelle date)
Ma poi, ma soprattutto:
- ma quand'anche i CC avessero riceuto un'imbeccata (E Fiori o chi per lui se ne fosse 'appropriato') ma cosa cambierebbe con l'identità d'arma (e dunque la pista sarda)? nulla. assolutamente nulla.
Sempre chè non ci si voglia spingere fino alla comica di farsesca della manomissione del faldone e dello Zuntini che tarocca le perizie (e nessuno mai che se ne accorge).
La pista sarda, nella sua intrinseca linearità e caterva di di indizi, è 'fastidiosa' perchè non permette alle fantasie di svolazzare.
ma se le lasci svolazzare ottieni: ottieni solo ed esclusivamente i cdm, i Lotti, le Ghiribelli, i Forteti, i mostri che guidano le auto a Baccaiano, gli Scopet la domenica, le mirabolanti multiple sostituzioni di cadaveri del Narducci, le sette, le cartucce nell'orto, gli Zuntini complici etc etc
Ognuno va (e vada) dove lo porta la propria logica. conseguentemente però.
hazet
A De Gothia rimprovero soltanto uno stile di scrittura che soggettivamente non mi piace. Ebbe grandi intuizioni e un impegno eccezionale; tieni conto che scriveva non avendo a disposizione i documenti che abbiamo noi, che sono ancora troppo pochi.
EliminaOmar,
Eliminapunti di vista.
Ognuno libero di pensarla come preferisce: il mio pensiero lo sai e fino ad oggi nei suoi confronti (verso ciò che ha scritto, non la persona ovvio): non ha mai trovato un solo elemento da farmelo rendere credibile e tanto meno 'osannabile'.
Concordo che alcuni documenti all'epoca non li avesse a disposizione (ma gli orari di Baccaiano ce li aveva eccome, eppure... LOL il mostro alla guida!),
ma certamente non mi trovi d'accordo nè sulle "grandi" nè sulle "intuizioni".
E ancor meno sul modo di spacciare personali interpretazioni per qualcosa di solido concreto ed univoco.
Hazet
@Omar - parte II
RispondiEliminascrivi: "Ci sono almeno due documenti ufficiali, del G.I. e della PM, che affermano la convinzione che la pista sarda nacque a seguito di segnalazione anonima.
Appunto! "la convinzione"
Dall'altro lato invece, ad esempio, troviamo:
- dichiarazione specifica firmata di Tricomi (quella sequestrata dal Gides a Spezi)
- dichiarazioni specifiche del Tricomi
- testimonianza del Capitano Olinto dell’Amico,
- relazione di Servizio a firma di Fiori a Rotella (quella ritrovata da Cochi nello Studio di Franchetti)
- testimonianza specifica corroborante delle parole di Fiori del Piattelli a giornlista Romano
tutti dati questi che sono "dati specifici" (oltre che di prima mano sia per il Fiori, sia per il Piattelli sia per il Tricomi), e non "convinzioni" (o "intendimenti e supposizioni").
Hazet
Le fonti che parlano di segnalazione anonima non sono "pour parler", provengono dall'autorità giudiziaria e sono dirette ad altre autorità. Mi fido certo più rispetto alle interviste e bigliettini; peraltro Spezi è fonte principe dell'anonimo.
EliminaComunque, allo stato, purtroppo miserevole, delle conoscenze, è indubbio che nel 1982 un anonimo riguardante un duplice delitto precedente ci fu. Che poi fosse inviato daun cittadino che semplicemente ricordava l'episodio e non sapesse null'altro,che quindi dal punto delle indagini fosse irrilevante, è possibile. Per carità di patria, perché diversamente la condotta dei CC sarebbe gravissima.
Omar,
Eliminaecco questa tua risposta forse è il punto che meno riesco ad afferrare del tuo ragionamento ma che meglio lo concentra.
Non lo comprendo sotto tre principali direttrici di attenzione:
--1.1
IN COSA consisterebbe questa "gravissima" condotta SE i CC (quale grado? appuntato o comandante? già quello farebbe differenze) avessero ricevuto una vaga imbeccata anonima e su quella, verificata, avessero poi imbastito un pò di "siamo stati noi, solo noi"?
-1.2
IN COSA l'ipotetico appropriarsi di un spunto anonimo renderebbe la cosa "gravissima" al punto da doverci imbastire su un polpettone (che o sfocia in un Zuntini taroccò le perizie o non può proprio significare nulla di concreto), proprio in un caso come quello del MdF che ci ha abituati a reperti che scompaiono, arresti ad-cazzum, processi farsa con testimoni farsa, pallottole che oplà "scintillano", arresti di giornalisti scomodi, e tutto il resto che sai bene anche tu.
-2.1:
COME la differenza tra anonimo/non anonimo sia in grado di modificare l'unicità di responso delle perizie che dicono che i bossoli sono stati sparati dalla stessa arma
-2.2: come, anonimo/non anonimo, l'unicità di arma da Signa in avanti possa sminuire la pista sarda (la pista che prende ovviamente in considerazione il primo apparire dell'arma e pure in condizioni simili)
-3.1:
PERCHE' una 'voce' ufficiale debba essere più ufficiale delle altre
-3.2: PERCHE' citi "interviste e bigliettini", quando sai benissimo che ci sono anche Relazioni di Servizio (ed altro)?
-3.3: PERCHE' "autorità giudiziaria e altre autorità ", che quindi sono fonti di SECONDA MANO, debbano valere meno delle fonti altrettanto certificate di PRIMA MANO dell'autorità investigativa direttamente sul pezzo (F. e P., ad esempio)
Hazet
ops, ERRATA CORRIGE
Eliminaovviamenta la frase corretta è_
"-3.3: PERCHE' "autorità giudiziaria e altre autorità ", che quindi sono fonti di SECONDA MANO, debbano valere PIU delle fonti altrettanto certificate di PRIMA MANO dell'autorità investigativa direttamente sul pezzo (F. e P., ad esempio)
"
e piccola aggiunta rimasta in penna:
ma che Tricomi non è "autorità giudiziaria" pure lui?
Hazet
Quindi per te che i CC mentano al magistrato che fa appunto un'indagine specifica per accertare l'esistenza di una segnalazione anonima è cosa di nessun conto? Per me è molto grave.
EliminaDiluvi di parole e raganatele di supposizioni non possono nascondere un paio di verità lapalissiane.
RispondiEliminaLa prima è che la segnalazione anonima ci fu, poichè non c'è alcuna ragione per la quale un giudice istruttore avrebbe dovuto riportarne notizia in un documento ufficiale posteriore di appena quattro mesi se non ne fosse stato più che sicuro. Andare a prendere i suoi silenzi o le sue sospette dimenticanze di un secolo dopo è soltanto pretestuoso.
La seconda è che tale segnalazione anonima costituisce un bruttissimo colpo per chi si ostina a vedere il Mostro in Salvatore Vinci, tanto è vero che lo stesso Rotella preferì mettersi le mani sugli occhi e andare avanti come se non fosse esistita. Pensare all'anonimo come a un individuo qualunque è certo legittimo, ma anche poco logico, poichè tutto, dal ritaglio conservato per tanto tempo alle sue modalità di comunicazione, ci dicono che dietro c'era qualcuno che sapeva. Vinci non aveva alcun interesse a far partire la pista sarda, è chiaro, e se qualcuno a lui in qualche modo vicino che sapeva avesse voluto denunciarlo, non vedo perché avrebbe scelto un metodo così contorto e poco efficace.
Ho esitato a intervenire per la consapevolezza di stimolare ulteriori diluvi di parole, che ignorerò, ma mi sono sentito in dovere di farlo per suscitare in Omar una riflessione: questo voler tenere sempre dentro tutto, senza scremare, credi davvero che sia il modo migliore per aiutare chi legge a capire qualcosa della vicenda? Non ti pare che invece potrebbe essere meglio dare per valida, quando come in questo esiste, l'ipotesi di gran lunga più probabile e trarne le dovute conseguenze? Poi si possono fare gli incastri con altre ipotesi molto probabili, e se qualcuna di queste fosse sì probabile ma non valida i conti farebbero presto a non tornare.
A me, al contrario, sembra di rendere un buon servizio esponendo, in maniera critica, tutte le ipotesi; poi il lettore sceglierà qualla che più gli sembra verosimile.
EliminaNello specifico, senza conoscere il tenore della segnalazione (e sono quasi certo che non lo conosceremo mai), non mi sento di indicare un'unica strada percorribile.
L'unica certezza sicura che hai è che Lotti non era il Mostro, confessalo...
EliminaEsatto. E mi stupisce moltissimo che una persona intelligente e attenta come te non sia della stessa idea :-)
Elimina@Frank, e chiunque altro legga:
RispondiEliminahttps://www.laleggepertutti.it/210855_lettera-anonima-come-si-scrive-e-che-valore-ha#Esposto_anonimo_alla_polizia_al_Tribunale_o_alla_Procura_della_Repubblica
punti 5 e 8
questo, ovviamente, il tutto bello e perfetto sulla carta... mao poi entra in gioco che stiamo a parlare dei primi anni 80, anni non infomatizzatti, alla "buona", in un paesino di campagna (dove le cose sono ancora più alla buona), e sotto la tremenda pressione di delitti efferati.
Cmq:
- ignoto il contenuto delle missive
- ignoto il quando effettivamente ricevute
- fonti autorevoli ufficiali dell'autorità giudiziaria e delle FF.OO, che avvalorano chi una versione (no imbeccata anonima), chi un'altra versione (ma non così specifica visto che non a quali comunicazioni anonime in realtà facciano riferimento... a quella di B.A.B.B.O.??? ad altra? a quella a Signa? boh).
- il diretto interessato che in specifica Relazione di Servizio, smentisce
Se è abbastanza normale che lettere anonme vengano spedite, e se non è così assurdo pensare che vengano lette e tenute in conto se necessario, essendo una prassi normale della gente e l'altra normale prassi investigativa (non viviamo su Utopia), allo stato dell'arte delle informazioni disponibili:
- asserire che comunicazione anonima di Signa ci fu, che venne usata e che appositamente se ne nascose l'uso: è una mera illazione (e pure in totale contrasto che quelle fonti ("più autorevoli dei diretti interssati") di cui se ne citano rimandi privi di contenuto specifico.
hazet
Se può essere utile, avendolo pubblicato nel gruppo Facebook "Il salto del capretto" ma credo sia stato cancellato, ti riferisco di questo articolo di un agguato fallito nell'82, visto che parli di un anonimo che avrebbe potuto imbeccare la Della Monica. Nel gruppo sono Gianky John: https://plus.google.com/photos/102650202927646952297/albums/5411690217960441569/5411690643910639042?banner=pwa&pid=5411690643910639042&oid=102650202927646952297
RispondiEliminaGrazie, il fatto è noto e non si può escludere che sia attribuibile a MdF. Però non vedo il rapporto con il delitto del 1968.
EliminaPensavo potesse interessare la coppia anomima che segnalava il legame col 68, ma la troppa pubblicità che fecero tende ad escluderli. OK
EliminaLa questione è molto dibattuta e si sono versati fiumi di inchiostro, anche se la verità ormai difficilmente verrà fuori, vuoi per il tempo trascorso, vuoi per i molti “inquinamenti” che rendono difficile distinguere i fatti dalle leggende. Personalmente ritengo l’ipotesi “Fiori con aiutino” quella più probabile, poiché permette di conciliare bene la testimonianza di Piattelli, che ha tutta l’aria di essere genuina, con quanto scritto da Spezi e trovo il modus operandi di Tricomi perfettamente in linea con quello che sappiamo della sua personalità. Alla fine credo che l’unico motivo che rende la questione così rilevante sia il capire se può essere stato il mostro in persona ad indirizzare le indagini sulla pista sarda, il che, ovviamente, escluderebbe SV dalla lista dei sospettati. In realtà però non vedo granchè a supportare questa ipotesi. Lettere anonime nel 1982 ne arrivavano a decine al giorno, nulla di strano che qualcuno in zona si sia ricordato di una coppia massacrata di notte in auto nel lontano 1968, stimolando la memoria di Fiori e Piattelli e che poi Tricomi abbia fatto confusione con l’anonimo dimenticandone infine l’esistenza, ma probabilmente non sapremo mai come sono andate veramente le cose. Forse alla fine ha ragione il Sig. Hazet quando afferma che appena si esce dalla pista sarda si trovano solo i Pacciani sessantenni plurinfartuati che raggiungono gli atleti venticinquenni francesi perdipiù uno o due giorni dopo essere stati uccisi, i Lotti/Pucci/Ghiribelli, le sette massonico-sataniche coi papiri egizi, i giochi delle tre carte coi cadaveri del Narducci o coi bossoli all’interno dei palazzi di giustizia e le fantasiose (e mai nemmeno idiziate) ipotesi complottistiche del compianto DeGothia e tante altre ancora. Insomma, tutta la paccottiglia che impedisce di mettere punti fermi. Forse l’errore potrebbe essere quello di considerare solo una pista sarda stricto sensu, che vede SV come autore di tutti i duplici omicidi (cosa del resto non impossibile). Forse i tasselli andrebbero più facilmente a posto considerando una pista sarda in senso lato, dando per acquisito che il delitto di Signa sia stato davvero l’inizio di tutto, compresa la motivazione ad uccidere, e che quindi il mostro andrebbe ricercato tra chi gravitava intorno alle vittime del 1968, anche se non appartenente al clan dei sardi e men che meno mai sfiorato dalle indagini del 1968, come infine probabilmente aveva creduto lo stesso Rotella. Forse. Chissà. Io per conto mio non riesco proprio a liberarmi dalla sensazione che il mostro abbia continuato, per diciassette anni, ad uccidere infinite volte Barbara Locci.
RispondiEliminaSostenere l'ipotesi di un mostro sardo, benchè le infinite indagini non abbiano partorito nemmeno un misero rinvio a giudizio, è certamente lecito. Ma non fa onore a chi la sostiene tirare fuori dei luoghi comuni come quello del Pacciani infartuato che non poteva rincorrere un maratoneta. A inseguire e uccidere un poveretto terrorizzato, ferito, completamente nudo di fronte a un assassino munito di pistola e coltello, non ci voleva nulla. Ammesso che l'assassino fosse solo, tra l'altro. Ridurre un personaggio come Pacciani alla macchietta di un vecchietto inoffensivo e accostarlo a dei mostri di pura fantasia come Narducci o ai deliri complottistici sui bossoli sostituiti è completamente fuorviante.
EliminaNon voglio entrare in polemica con nessuno ovviamente e ciascuno la vede legittimamente come ritiene opportuno. Il mio esempio dell’inseguimento degli Scopeti era evidentemente un’iperbole. Il povero ragazzo francese fuggiva completamente nudo e scalzo oltre che ferito. Resta però il fatto che l’episodio viene attribuito al Pacciani almeno 24 (ma forse anche 48) ore dopo la morte del ragazzo e questo è un fatto, ben sapendo che per la sera precedente Pacciani aveva un alibi. Pacciani era tutto meno che un vecchietto inoffensivo. Era un assassino violento reo confesso, un maltrattatore in famiglia, uno stupratore seriale nonché incestuoso: insomma un tipaccio davvero. Purtuttavia per incolparlo dei delitti del mostro servono prove e queste in sede processuale hanno mostrato la loro inconsistenza, senza contare che il profilo del Pacciani risulta incompatibile col mostro, sia sotto il profilo psicologico (perizia De Fazio ed FBI oltre a tutta la letteratura scientifica sui serial killer), sia sotto quello morfologico e dell’età e condizioni fisiche. Poi ripeto, ciascuno può ovviamente vederla come vuole.
EliminaQuanto alla pista sarda, mi pare di avere già chiarito nel post di cui sopra come la intendessi lato sensu, certamente non vedo il mostro come uno degli indagati del 1968, compreso SV (lo vedo improbabile ma non impossibile visto che aveva in teoria sempre la fisica possibilità di colpire).
Ognuno ha le sue idee, ed è sempre costruttivo confrontarsi senza pregiudizi. A mio parere i profili psicologici valgono poco, bisogna attenersi ai fatti e vedere dove possono portarci. Pacciani non aveva nessun alibi per il sabato o il venerdì. Anche Omar se ne è occupato in uno degli articoli su Scopeti. L'alibi molto incerto, smentito clamorosamente dal meccanico Fantoni, riguardava proprio la domenica, quando tornando da Cerbaia la Fiesta di Pacciani avrebbe avuto un problema. Ne consegue che l'auto, ove mai l'episodio fosse autentico, non poteva essere guasta i giorni precedenti. Altrimenti come avrebbe potuto Pacciani recarsi a Cerbaia la domenica? Il problema di Pacciani è che non c'è nulla che lo scagioni. Quando il mostro uccideva era sempre libero, quando Pacciani era detenuto il mostro era inattivo, l'alibi riguardava il giorno sbagliato. Quanto all'infarto, si colloca nel 1978, cioè proprio nell'intervallo più lungo tra i delitti. Era proprio sfortunato il buon Pietro...
EliminaNon vorrei però che qui si tornasse alla leggenda, propagata da Spezi e Filastò per i propri fini, che il delitto di Scopeti venne fissato alla domenica perché (o comunque anche senza alcun rapporto di causa o effetto) Pacciani aveva un alibi per il sabato, il che non è vero, per quanto ne so, avendo potuto leggere il verbale redatto il 19 settembre 1985.
Elimina@Omar,
RispondiEliminaLa lettera del 'quinto duplice omicidio' faceva parte delle indagini generiche. Una volta arrestato Francesco Vinci, il Tricomi (tramite SDM) la richiede per acquisirla come fonte di prova nel Processo. Hai ragione (o meglio, VA ha ragione): non e' affatto necessario un documento circa la restituzione della lettera. La rogatoria che il 29-10-82 Tricomi manda in Sicilia e' , difatti, una prova indiretta della restituzione della lettera. Ora: il testo dell'allora vigente 141 cpp cosi' recita:"Gli scritti anonimi non possono essere uniti agli atti del procedimento, ne' puo' farsene alcun uso processuale, salvo che costituiscano corpo del reato, ovvero provengano comunque dall'imputato. ". Insomma, si vuole accertare se non l'abbia scritta lo stesso FV (o un suo eventuale complice). Se e' cosi', e' ben difficile che quella lettera anonima facesse un qualche cenno su Signa, piuttosto ad 'altra localita' della provincia (cit. SDM). Una volta scoperta la sua inutilita', la lettera anonima '' esce" dal processo dei sardi e torna comodamente tra le indagini generiche (che evidentemente al 1989, ancora continuavano), come una scatola di Norzatem qualsiasi.
Fin qui tutto parrebbe avere un senso.
Ma la domanda, adesso e' un'altra: com'e' che da questa lettera anonima si sia risaliti a Signa? Perche' ormai mi par di capire che non sono state tanto le indagini volte alla ricerca dei precedenti a portare alla scoperta di Signa, ma proprio la lettera anonima del quinto duplice omicidio (che, ripeto, non menzionava affatto Signa), ovverosia la ricerca dell'autore dell'anonimo. Avra' forse a che fare con questo?:"la riservatezza del 1982 avrebbe suscitato non poche diffidenze [...]con seguito di anonimi consiglieri che hanno ritenuto d'indirizzare le indagini nei confronti di taluno degli stessi membri delle stesse forze di P.G.''. E' possibile leggere nel Rotella che si stesse indagando su qualcuno dei ''membri delle stesse forze di P.G"?(attenzione! non parlo necessariamente di Filastoismi, ma della possibilita' che qualcuno all'interno delle ff oo sapesse o fosse coinvolto). Che la lettera anonima del QDO, fosse tra quelle che 'indirizzavano le indagini sulle ff oo'? E che la scoperta del precedente di Signa, tramite Fiori avesse lasciato perplesso il Tricomi tanto da fargli pensare che esso fosse solo la conseguenza (tramite confidenza, non lettere anonime) delle indagini in corso sui 'membri delle stesse forze di P.G'?. Voglio ricordare che nell'89 si torna incidentalmente in argomento da un fascicolo (Parretti) che forse(IMHO) poteva aver a che fare con un 'sottufficiale di Prato'. Ma qui, inzio a perdermi. Andare avanti, allo stato della (scarsa) documentazione che abbiamo, si corre il rischio di accartocciarsi su se stessi.
E qui mi sa che mi cheto e chiudo per un po' con questo argomento (sperando stavolta di mantenere la promessa)
Solo un paio di annotazioni per ora, perché, come credo di averti detto in privato, in questo momento ho parecchi problemi.
EliminaSecondo me interpreti male l'importanza dell'art. 141 vecchio CPP, che vieta l'inclusione degli anonimi nel processo, qui siamo in sede di indagini, condotte in autonomia dal G.I. e dal P.M., come all'epoca permetteva la norma; quindi le indagini erano lecite per attivare l'azione penale, nei confronti di ignoti perché nomi probabilmente non ce n'erano, a parte quello di Stefano Mele. Infatti la SDM richiede indietro la lettera proprio per indagarne la provenienza. Ma noi non sappiamo se la lettera ricomparve. Che Tricomi la citi due mesi dopo significa poco o nulla; intanto doveva essere restituita alla procura e a scrivere a Palermo è il G.I.; G.I. che quella lettera l'aveva comunque bene in mente, tanto che era stato lui a segnalarne l'importanza alla PM. Quindi può benissimo scrivere a memoria senza averla fisicamente sottomano. In sostanza, non sappiamo se la lettera, che richiamava l'attenzione su un episodio analogo avvenuto in altra località (e penso che indicasse specificamente Signa, vista la formulazione usata dalla PM, a meno che non sia stata tratta in errore da tricomi)fu mai restituita all'A.G. Purtroppo il linguaggio burocratico ufficiale usa spesso circonlocuzioni generiche (esisteva un quinto duplice omicidio) per descrivere fatti molto concreti, tipo: andate a rivedere il processo di perugia a Stefano Mele, rimbambiti che non siete altro. Quindi il testo letterale della segnalazione non lo conosciamo e possiamo solo fare ipotesi. Personalmente preferisco non sbilanciarmi, a differenza di altri che, fin dall'inizio, conoscono e diffondono senza dubbio alcuno "la verità sul Mostro di Firenze".
Spezi le ha anche sparate grosse nel corso della vicenda, ma il suo racconto combacia con alcune cose che siamo venuti a sapere con molto ritardo (sarebbero "riscontri"), quindi tenderei a prestargli fede. Rimane da capire perché Rotella in sentenza si affanni a negare l'esistenza della segnalazione quando poteva benissimo glissare sul tutto. Su questo mi arrendo, non trovo una spiegazione soddisfacente.
A me pare assurdo che la SDM richieda indietro una lettera anonima dopo 'sollecitazioni verbali' tramite un atto ufficiale, facendo a sua volta diventare la lettera anonima parte della cd 'versione ufficiale'. E che il Tricomi la mantenga ancora 'versione ufficiale' due mesi dopo. Dopodiche' si organizza una 'cover-up' che costringe il Fiori, Piattelli, ODA a dichiarar il falso e un Rotella (che nella sua sentenza non ha risparmiato nessuno di chi indagava) a scrivere un falso in sentenza (per far un favore a chi, giacche' lui ancora non c'era).
RispondiEliminaMi fa veramente strano che anche tu sia caduto nel tranello in cui sono caduti tutti: la lettera anonima del QDO non ha nulla a che vedere con 'il ritaglio di giornale'. Lo Spezi, per quanto mi riguarda, puo' anche aver ragione, e la sua lettera puo' anche esser esistita. Ma non e' quella della SDM, che la precede, invece, e annuncia un Quinto Duplice Omicidio affibiandolo a qualcuno che forse, in passato, era stato coinvolto in una banale violenza carnale. E' su esso che stavano indagando, cercando di trovare um duplice omicidio che non riuscivano a trovare. Con Fiori (o l'aiutino dimenticato a mo di ritaglio, se vuoi) che dice:"guardate che il QDO che cercate e' quello di Signa: andate a rivedere il Processo A SM".
- La SDM parla di lettera spedita in Procura e che parla di QDO
- Spezi parla di FG arrivato ai CC
- I tricomi patla dell'una in modo certo e inequivocabile nel suo doc del 29-10-82 (documento ufficiale) e dell'altra, in maniera piu' cauta con Spezi nell'84.
Non sono la stessa missiva:
Ho sempre ritenuto che Tricomi avesse 'equivocato', ma in realta' ad equivocarlo, siamo stati sempre noi:
'A seguito (sic) di Segnalazione anonima che esisteva un quinto duplice omicidio commesso dal mostro, si risaliva (sic) al delitto Locci - Lo Bianco' (cit.):
Prendi dizionario sinonimi:
'A seguito': 'come conseguenza di'
'si risaliva':'si rammentava'
Traduzione
'Come conseguenza di una segnalazione anonima che esisteva un QDO commesso dal mdf, ci si ricordava del delitto Locci Lo Bianco'.
Cit. Rotella:"Non ha nessun fondamento che sia pervenuto al G.I. un anonimo che menzionasse il Precedente di Signa in relazione ai delitti del mdf". Vero. Verissimo
Cit. Rotella:"Anonimo che riferisce (menziona) di Precedente (Quinto duplice Omicidio) esiste bensi, nel fasc. degli 'atti generici'....ma concerne un reato a sfondo sessuale.. ecc.. ecc..
Tutto coincide.
- Una lettera certa che annunciava un Quinto Duplice Omicidio (che non menzionava Signa) commesso dal mdf affibiandolo a qualcun altro, lanciando gli inquirenti alla ricerca di tale Duplice Omicidio
-Un 'aiutino' (forse) che indicava come il Quinto duplice omicidio fosse quello di Signa, invitando gli inquirenti a 'rivederlo', cioe' a toglierlo a SM e ad affibiarlo al 'violentatore'.
E sono quasi certo che la lettera anonima che menzionava il QDO avesse a che fare con Prato (cit. Rotella 'notizia di reato a Prato 82). Se e' cosi' quella lettera anonima rimase ancora in istruttoria e fu tenuta in considerazione fino all'89, anzi ha impedito il proscioglimento di SV.... mi sa che qualcuno ci ha visto giusto, pensando a SV, come autore della missiva... ;) (vedi articolo selvatici Nov 1982)
P.S. Non capisco perche' un giornalista che le 'spara grosse' debba avere un fondo di verita' e un Giudice Istruttore che fa il suo lavoro debba essere un bugiardo fino a prova contraria. Mistero della fede.
Scusa Omar, perdona il mio amichevole sfogo ('annaggia non ho mantenuto la promessa).
RispondiEliminaVoi tutti partite dal presupposto che la lettera anonima sia sparita. Agli atti una lettera anonima c'e' ed in nessun doc ufficiale si menziona una lettera anonima 'sparita': lo dice solo Mario Spezi.
Agli atti c'e':
- una lettera anonima che riferisce di 'Precedente' (della serie del md) collegato ad un caso passato gia' in giudicato di 'reato a sfondo sessuale' (e che quindi certamente menziona il nome del perpetratore)
- c' e' una lettera anonima che riferisce di Precedente che la SDM rivuole indietro
- c'e' un Tricomi che dice che da quella lettera anonima si e' risaliti a Signa
- Una notizia di reato a Prato nel 1982
Non si menziona di nessuna sparizione della lettera.
C'e' poi un'altra lettera anonima che solo lo Spezi menziona e che sparisce come 'mai essere esistita' (cit. SPEZI). A questa potete credere o meno, non ha importanza
- Prato 1982
- Indagini indirizzate su membri di P.G.
- violenza carnale
Poi potete giocare quanto volete:
- ipotesi minimalista: Un burlone, sapendo della ricerca dei precedenti, invia una lettera anonima in cui menziona un 'quinto duplice omicidio' commesso da qualcuno (carabiniere?) citato in quella lettera. Quando il precedente lo scoprono, viene presa in considerazione. (e Tricomi sospetta che il Fiori sia stato aiutato). Si aspetta ad interrogare il Mele per valutare la strada da intraprensere. La Pista Sarda nasce in modo casuale.
-ipotesi sardista: qualcuno, sapendo che stanno cercando i precedenti, mette le mani avanti, annunciando l'esistenza di un quinto duplice omicidio, cercando di affibiarlo ad altri. Poi magari si fa di nuovo avanti (o forse no) per collegare Signa al carabiniere (?) violentatore
- ipotesi poliziotto: un testimone si fa avanti anonimamente, indicando nome e cognome del mdf, ricordando che aveva commesso un altro duplice omicidio. Visto che non lo trovavano si fa (forse) di nuovo avanti, invitando gli inquirenti a rivedere il processo a SM
e cosi' via.
- Una lettera esisteva ed esiste ancora, e' agli atti e non e' mai sparita, suscettibile di essere un possibile atto di depistaggio (141 cpp)
- L'altra non e' agli atti e non si sa se mai sia esistita che, al massimo, ha dato un aiutino (quindi nessun valore processuale)
In privato ti ho pure menzionato l'abilita' dello Spezi, con i suoi sofismi, circa quanto gli abbia detto il Tricomi.
Ma che volete di piu? Ho solo risolto il (secondo) piu' grande enigma della storia del mdf... quello del collegamento con il 68.. senza capriole, salti mortali e falsi in sentenza immotivati e controproducenti.
Non c'e' bisogno dirmi grazie.
Comunque spero che tu possa stare (al piu' presto) bene. Il resto ha poca importanza
RispondiEliminaAltra considerazione: se quella lettera anonima collegava Signa in relazione ai delitti del mdf e fosse veramente sparita (smaarrita o distrutta che fosse) se ne deve dedurre che i CC (con Tricomi e SDM all'oscuro di tutto, giacche' la rivolevano indietro) abbiano 'artefatto' un anonimo che menzionava un duplice omicidio collegandolo ad un disgraziato condannato per reati a sfondo sessuale. A meno di non ipotizzare che ben due lettere anonime menzionassero un quinto duplice omicidio (uno per signa, l'altro per mister x), perche' lo avrebbero fatto? Se l'avessero smarrita, non era meglio riprodurre il testo originale? Se l'hanno distrutta, perche inguaiare un innocente (che, ripeto, potrebbe essere uno della P.G.)?
RispondiEliminaE perche' una lettera anonima con tanto di ben di Dio di informazioni (Perugia, SM, Quinto Duplice Omicidio, Signa), la spedisci ai CC per atti di indagine? Quali atti di indagine avrebbero dovuto compiere? Darla semplicemente a Tricomi? No, perche', mi pare, la Procura era al Piano di sopra e l'ufficio istruzione a quello di sotto....
E perche' il Tricomi, quando la 'vede' non la trattiene ma la rimanda ai CC? C'erano altri 'atti di indagine' da fare?
Insomma:
1)Una lettera anonima arrivo' in Procura circa un reato sessuale commesso da un possibile 'Mostro', menzionando, all'interno , l'esistenza di un quinyo duplice omicidio
2)facendo ricerche, circa l'esistenza di questo duplice omicidio, ci si imbatte (casualmente o confidenzialmente) nel delitto di Signa
3) Si ha un dilemma finche' il 27-7-82, interrogato SM, non si opta' per la pista FV
4) questa lettera entra a far parte dell'istruttoria, come possibile atto di depistaggio, da parte di qualcuno dei sardi coinvolti nel 68
Penso che una ricostruzione meglio di questa, ad oggi, non sia mai stata fatta, con tutto il rispetto che si deve all'umilta'....
certo non pecchi di falsa modestia :-)
Eliminaattenzione però a non hazetizzarti o antoniosegninizzarti.
Più seriamente, secondo il tuo punto 4), quale lettera sarebbe agli atti dell'istruttoria? Quella del punto 1) di cui parla Rotella? In realtà non credo si possa dire che entra a far parte dell'istruttoria, giacché il giudice non la utilizza minimamente. Piuttosto rimase giacente, considerata insignificante, nel fascicolo del PM dell'epoca (probabilmente il riferimento è a SDM, ma neppure questo si sa).
Al di là di discussioni nominalistiche, cosa c'era scritto nella lettera del punto 1)?
Guardate che in provincia c'è stato un altro duplice omicidio e basta? Non credo. Intanto c'è una grossa differenza tra duplice omicidio e reato sessuale (tra l'altro, ci dice il giudice, già indagato con successo). E comunque l'oggetto di quell'anonimo, cioé il reato sessuale che sarebbe - nell'idea dell'anonimo - preteso precedente dei duplici omicidi, era stato individuato ed evidentemente non aveva nulla a che fare con Signa.
Ne concluderei che l'anonimo del punto 1) NON è quello di cui parla Tricomi e di cui qualcuno spifferò ai giornalisti, per poi mettere tutto sotto silenzio. Anonimo che manca negli atti e probabilmente non uscirà mai fuori.
Quindi non condivido il tuo brillante tentativo di soluzione del mistero. Ovvero, quando più fonti raccontano storie diverse, non sempre si possono armonizzare; a volte si deve pensare che qualcuno non la racconti giusta.
#Omar tu dici:"...In realtà non credo si possa dire che entra a far parte dell'istruttoria, giacché il giudice non la utilizza minimamente. Piuttosto rimase giacente, considerata insignificante, nel fascicolo del PM..."
RispondiEliminaMa il fatto stesso che la menzioni nella sua sentenza, non puo' esser considerata come implicita ammissione che la lettera ha fatto parte, per un certo periodo, dell'istruttoria? La lettera con il lembo di seno, nelle 162 pag. di sentenza, non viene minimamemte menzionata. Evidentemente e' rimasta a far parte delle indagini generiche, senza mai far parte del processo, in quanto di scarsa utilita' probatoria (benche' sia certo provenga dall'assassino). Almeno io do questa interpretazione
"...cosa c'era scritto nella lettera...:
Guardate che in provincia c'è stato un altro duplice omicidio e basta? Non credo" (cit.) Noi non sappiamo cosa c'era scritto. Sappiamo pero' che Rotella afferma:"Anonimo che riferisce di PRECEDENTE...". Quando utilizza la parola 'precedente', non si riferisce a quello di qualcuno ma a quello della serie maniacale("..il precedente di Signa..", esempio). Ergo, la parola precedente significa, appunto 'Quinto duplice omicidio'. E lo mette in relazione ad un reato sessuale gia' risolto (come Signa). Con un colpevole(o dei colpevoli), come Signa. Con dei possibili precedenti sospettati (come Signa). Insomma, un altro ginepraio.
Se la lettera del QDO e' menzionata ufficialmente da SDM e Tricomi, il Rotella non puo' farla sparire sosituendola con un'altra. Non puo' piu' semplicemente darle un valore diverso, da quello datole dal Tricomi? Il Rotella puo' anche sbagliare interpretazione, certamente, ma non puo' mentire: puo' semplicemente aver usato dei giri di parole (e che fatica interpretarli, aggiungerei...) per nascondere che a Signa ci si sia arrivati tramite anonimo.
"...Anonimo che manca negli atti e probabilmente non uscirà mai fuori...."
Ma agli atti c'e'! Lo cita il Tricomi. Lo cita la SDM. Io non credo che VA si sia messo una muta da sub, passamontagna, si sia calato con una fune, di notte, all'interno della Procura, per trafugarli da qualche cassaforte dove ci stava scritto 'TOP SECRET'. E' piu' probabile, invece, che li abbia ereditati da Santoni Franchetti. E se quest ultimo ce li aveva, vuol dire che ne poteva prendere visione, non c'era nulla da nascondere. E in anni di Processi, nessuno ha mai alzato un dito:"guardate che qui c'e' una lettera anonima che parla di QDO" (nella seduta del 26-4-94 non lo cita, al massimo fa cenno della vicenda Tricomi-Spezi). Evidentemente, la faccenda era gia' stata risolta.
E poi, a compendio di tutto: perche' mai Rotella avrebbe dovuto citare un anonimo che nulla c'entrava con la vicenda, cosi', a caso? Se lo nomina, forse, e' perche' si tratta di QUELL' anonimo
Prima domanda: Rotella parla della segnalazione anonima "reato sessuale già risolto" per smentire la diceria dell'anonimo vero che avrebbe imbeccato la Procura e di conseguenza i CC specificamente su Signa. Allo stato delle conoscenze, per riconciliare i due anonimi in uno (quello "ininfluente") c'è solo una spiegazione: Tricomi era idiota e ha preso un granchio grosso come una casa (e quando hanno chiarito nessuno glielo ha detto). Può essere, boh.
RispondiEliminaPrecedente: qualificare un duplice omicidio come "reato sessuale" sembra davvero un understatement. L'unico precedente possibile sarebbe l'episodio di Pozzolatico 1973 (non è un duplice omicidio e l'arma è diversa...)
Altra possibilità: gioco di parole di Rotella; la lettera non arrivò al G.I. ma alla Procura, quindi non sta mentendo, ci sta solo prendendo in giro in nome del popolo italiano. Trovo la spiegazione debole, era più elegante tacere. Ma soprattutto, SE l'anonimo giunto in Procura parlava di Signa, come mai non vennero fatte indagini per scoprire chi lo aveva inviato - oltre il primo tentativo della SDM? Semplice, ce lo dice Tricomi: la lettera era sparita quindi non c'era più nulla su cui investigare.
Se i documenti che parlano dell'anonimo sono solo i due che conosciamo, la SDM non l'ha mai visto o al massimo di sfuggita nel mandarlo ai CC, Tricomi l'ha visto ma non lo ha recuperato e nello scrivere a Palermo parla a memoria. Quindi agli atti non c'è un bel nulla.
Rotella non ha MAI negato che anonimo vi fu (anzi), ne ha mai smentito che un anonimo abbia imbeccato la Procura: semplicemente non lo ha specificato, in quanto ininfluente. Ufficialmente il ricordo di Fiori nasce su impulso della ricerca dei Precedenti, e mi pare Rotella non lo menzioni affatto: significa che non esistessero indagini a ritroso su casi simili? Certo che no!
RispondiEliminaRotella NON indica il reato sessuale QUALE precedente, ma come oggetto principale della lettera anonima (o serie di lettere anonime) nel quale si menziona ANCHE l'esistenza di un Quinto duplice omicidio.
'Anonimo che RIFERISCE di precedente (cioe' di quinto duplice omicidio) esiste... ma (l'anonimo, non il precedente) concerne un reato a sfondo sessuale... ecc..
NON c'e' nessun gioco di Parole di Rotella (al massimo possiamo incolparlo di parlare un po come Trapattoni nelle interviste)
Il fatto che menzioni l'approdo dell'anonimo al G.I. e NON in Procura (dove fu inizialmente spedita) significa che (come avevo anticipato) la lettera anonima e' entrata a far parte dell'istruttoria. Ti ricordo che l'istuttoria formale iniziera' il 22-9-82 (escussione Vitalia Melis) e la rogatoria che Tricomi manda in Sicilia e' del 29-10-82 (a istruttoria in corso). Quella rogatoria INEQUIVOCA (dove non si dice che Signa fosse menzionata sull'anonimo, ma solo che ci si e' RISALITI A SEGUITO di esso) che tutti avete equivocato e che, probabilmente, avra' fatto dire a Rotella:"non ha nessun fondamento che sia pervenuto...ecc..ecc.".
Dove e' specificato che parlava di Signa? Chi ti ha detto che non vennero fatte ricerche? Come fai a sapere che non si fosse risaliti all'autore? E soprattutto: in quale documento o dichiarazione di Tricomi si parla di lettera anonima "sparita"? Io non ne ho manco uno(E non mi far fare l'Hazet della situazione! Anzi un saluto, gia' che ci siamo...).
Io ho una dichiarazione di Tricomi che parla di un 'ritaglio' del quale il G.I. non ne sa l'origine, ma nessuno nel quale si menzioni qualcosa (nemmeno il ritaglio) sparita. Solo lo Spezi de relatio lo riferisce.
La SDM, la lettera anonima l'ha vista. Figurati se non l ha vista. Non puo' semplicemente averla inviata a Borgognissanti 'informalmente' e usato un particolare linguaggio per fare emergere documentalmente un indagine avviata senza richiesta scritta? Ti ricordo qualcosa del genere avvenne anche per lo straccio di SV. Perche' informalmente? Non lo so. Magari si trattava di qualcosa di delicato... (...anonimi..indirizzare le indagini sugli stessi membri di P.G....). Magari si pensava di stanarlo mettendolo sotto pressione, nel caso si sospettasse di un membro P.G. con delle richieste di indagini particolari...
Ti do una chicca: se osservi le richieste 4306-82 (atti generici del delitto di Montespertoli) di SDM:
- il 24-6-82 si richiedono i nominativi di tutte le persone denunciate per reati contro la liberta' sessuale
- il 2-7-82 si cercano i delitti precedenti e i casi analoghi
"Anonimo che riferisce di PRECEDENTE esiste nel fascicolo degli atti generici del delitto di Montespertoli. Ma concerne un 'reato a sfondo sessuale'... ecc... ecc..
(IMHO) La lettera del QDO era afferente ad una serie di lettere spedite in Procura
concernere=mettere in relazione/riguardare.
Ah dimenticavo:
RispondiEliminaLe indagini volte alla ricerca dei Precedenti ( cosi' come quelle volte alla ricerca di nominativi di persone denunciate per reati a sfondo sessuale) vennero delegate a tutte le caserme CC, stazioni di Polizia, interpool ecc... ma solo la caserma dei CC di Borgognissanti indagava (e teoricamente sapeva) della lettera anonima. Il motivo per cui si e' tornati ad escutere Fiori e co, negli anni successivi e nel 1989, probabilmente, risiede sul sospetto (o sulla necessita' di accertare, se si vuole) che l'aiutino a Fiori sia stato dato da qualche altra caserma, con occhio particolare all'asse "Firenze-Prato". Ricordo che la perquisizione di SV del 26-6-82 fu eseguita da quelli del nucleo di Firenze e il perquisito ne fu edotto tramite (direttamente/indirettamente/volontariamente/involontariamente) un sott.le di Prato. Come fa uno di Prato a sapere qualcosa che dovrebbero sapere quelli di Borgognissanti? Boh. Probabilmente e' per questo che si torno' incidentalmente in argomento. Magari, pensarono i magistrati malfidenti, qualcuno di Prato non volle esporsi e preferi' regalar onore e gloria a Fiori.
Solo che..'gli accertamenti lo hanno smentito in maniera assoluta', cit. Roty.
In effetti, qualcosa di concreto con cui smentire Fiori ancora non s'e' trovato, a parte un generico:"io non me lo sarei mai ricordato, quindi non poteva farlo manco lui" o roba simile
Morale della favola:
RispondiEliminaUna lettera anonima che riferiva dell'esistenza di un quinto duplice omicidio fu spedita in Procura e da questa fu inviata ai CC per atti di indagine (IMHO, informalmente). Non menzionava Signa, ne Locci- Lo Bianco ne i f.lli Vinci, ne Mele ma, piuttosto, era afferente ad una serie di lettere anonime circa un reato a sfondo sessuale commesso da un possibile mostro, nell'ambito (forse, IMHO) di anonimi che indicavano in un membro P.G. l'assassino. Questa lettera fu, probabilmente considerata degna di attrnzione. Per essa si aprirono le indagini volte alla ricerca di Precedenti, nell'ambito del quale, Fiori offri' lo spunto decisivo, ricordandosi di Signa. Si aspetto' fino al 27-7-82, giorno nel quale si interrogo' SM a Ronco dell'Adige, per decidere quale strada intraprendere (se quella sarda o quella del soggetto/i menzionato/i nell'anonimo). SM accusa FV e le riserve vengono sciolte.
Qualche mese dopo, il Tricomi la richiede per farla entrare in istruttoria come possibile prova contro FV (gli anonimi d'aiuto non sono ammessi al procedimento), come se fosse uno dei suoi passi falsi dopo la diramazione della notizia che il Mainardi aveva parlato.
Negli anni successivi la Pista Sarda si mostro' complicata e ad ogni duplice omicidio, ci si chiedeva se si era intrapreso la strada giusta (almeno da parte della Procura) fino a culminare nella famosa spaccatura dell'84 (dovuta anche ad altri fattori piu' 'pratici') e si tornava a riescutere Fiori per appurare se la notizia del precedente non fosse stata ottenuta tramite confidenza (magari dal nucleo di Prato). Alla fine la lettera perse di utilita', usci' dall'istruttoria (nn saprei quando, forse subito o forse pochi mesi prima della fine dell'istruttoria, se ci hanno indagato fino all'89...) e magari si appuro' che era stata scritta da un mitomane, con un Rotella che mette la mano sulla spalla di Vigna che dice:"siti tutt na band e sciem... vi sit fatt suggestiona'..."
@Omar...
RispondiEliminaPer amor di verita' e onesta' intellettuale e per correttezza di chi legge, devo fare un passetto indietro sul possibile soggetto menzionato nella lettera. Il passo della sentenza "...la riservatezza delle indagini del 1982...con seguito di anonimi consiglieri..ecc...ecc.." principia con "..scagionato..(FV) dalle sopravvenienze del 1984..". Quelle lettere anonime paiono afferenti piu' al 1984 che al 1982.
E si che in altro passo si cita 'l'apprendimento della notizia di reato nel 1982, nella compagnia di Prato", ma temo sia un filo sottilissimo. Ma quello potrebbe esser anche un refuso del G.I. che in realta' voleva indicare 1985 (sott.le di Prato)
Quindi, magari non era un CC di Prato, ma un semplice postino.
Il succo del discorso non cambia, pero'. Una lettera anonima puntava su qualcuno che aveva commesso, in passato, un reato a sfondo sessuale. Riferiva dell'esistenza di un quinto duplice omicidio. E non menzionava Signa.
P.S. Ho intenzione di raccogliere le mie idee in un documento, ma mi sarebbe piaciuto 'testare' la mia ricostruzione con qualche intervento di qualche altro utente. Un tackle di Hazet o di Segnini, o di chiunque altro, mi aiuterebbe ad approfondire o a notare eventuali falle al mio ragionamento. Per quanto io creda molto alla mia ipotesi, sono consapevole di essere nella pericolosissima fase di 'eccitazione da teoria mostrologica' (da cui, a quanto pare, solo tu sei immune) ed un eventuale contraddittorio potrebbe esser utile, anche al mio documento (sempre che venga alla luce). Magari in qualche obiezione potrei trovarci un elemento utile. Sempre mantenendoci nei limiti del reciproco rispetto, si intende.
Trovo singolare che non si parli mai della possibilità che l'imboccata (o depistaggio) sui sardi avvenga invece all'interno di elementi infedeli di fdo e magistratura. E' del tutto impossibile che il faldone di Perugia sia stato (eventualmente) manomesso dal gruppo mdf, dato che sarà proprio questi che smonterà ogni volta il "giochino" dei "sardisti".
RispondiEliminaVisto anche gli elementi del SISDE che giravano per Firenze in quegli anni e i loro fedeli "periti" ampiamente utilizzati anche nel caso MDF.