domenica 18 maggio 2014

Delle testimonianze (5)


Sulla stupidità o astuzia di Giancarlo Lotti si potrebbe probabilmente discutere ad infinitum e non è questo il luogo per farlo; è evidente che chi lo conobbe aveva poca stima delle sue capacità intellettuali e del resto la sua storia (almeno quella nota) parla da sé. 

Su Fernando Pucci, il teste Alfa, colui che, secondo la versione ufficiale, diede con le sue rivelazioni l'avvio alla vicenda dei "Compagni di Merende" non possono esistere soverchi dubbi: basta rileggere la sua testimonianza in udienza il 6 ottobre 1997 (pubblicata ora su "Insufficienza di Prove"), nella quale il teste non ricorda quasi nulla di quello che aveva dichiarato nei vari interrogatori dell'anno precedente, chiedendo più volte conferma in merito a quanto scritto a verbale ed adeguandovisi, modo in verità strano – e proceduralmente inammissibile – di rendere testimonianza. In sostanza, il Pucci, interrogato dagli inquirenti nel 1996 aveva ricordato con estrema precisione gli eventi di 11-12 anni prima; passato un altro anno, però, al momento di deporre in aula la memoria sembra gli faccia totalmente difetto.

Ma anche il punto di inizio dell'indagine su Pucci (2 gennaio 1996) lascia perplessi. Leggiamo come la scena è descritta da Giuttari nel suo libro:
"Si sono decisamente create le condizioni favorevoli per una domanda più diretta, e quindi gli chiedo se durante quelle <<girate>> (con Giancarlo Lotti) si fossero mai fermati nella piazzola degli Scopeti. La domanda non lo sorprende né lo turba. <<Ricordo bene che solo in una occasione ci siamo fermati in questa piazzola e ciò si è verificato circa 10 anni fa, e precisamente una domenica sera, quando rientrando da Firenze dopo la solita girata e la solita visita a Gabriella, ci siamo fermati per un bisogno fisiologico di entrambi e ricordo che fu Giancarlo a dire di fermarci in quel posto>>. Segue la narrazione ben nota, con la descrizione dei due individui ancora senza nome che minacciano la coppia di amici inducendoli ad andare via; è solo la prima versione, abbastanza cauta, di una storia che nei successivi interrogatori si arricchirà di molti, diversi e in parte contrastanti, particolari. Probabilmente il commissario Giuttari, aduso alle inchieste sulla criminalità organizzata, si sarà aspettato una travagliata ricerca della verità sommersa tra i silenzi e le mezze parole di un testimone reticente; invece, il Pucci spiattella subito, verrebbe da dire soddisfatto che qualcuno, finalmente, si sia preso la pena di chiederglielo, se mai fosse passato per via degli Scopeti e magari proprio nel mentre si stava commettendo un duplice omicidio. E si osservi la naturalezza, prontezza, precisione e nettezza della risposta, confrontandola poi con i penosi tentennamenti del Pucci del dibattimento; si consideri anche quanto credibile sia il fatto che in tutta la lunga amicizia tra Pucci e Lotti e nella loro storia di <<girate>> volte a spiare coppie solo una volta i due si siano fermati in un luogo così vicino a casa e favorevole alla loro abituale attività di voyeur; e proprio quella unica volta accada quello che Pucci in seguito racconterà: l'omicidio dei due francesi per mano di Pietro Pacciani e Mario Vanni; si noti la sicura menzione della domenica "di circa dieci anni fa" (e non era scontato, secondo il suo stesso racconto – e quelli corrispondenti della Ghiribelli - anche il sabato i due erano soliti portarsi a Firenze). Insomma, se il resoconto è fedele, sembra proprio che il teste capisca subito anche troppo bene di cosa si voglia parlare e in che termini. Il particolare del bisogno fisiologico quale motivazione della sosta sarà poi ripreso da Giancarlo Lotti, ma successivamente abbandonato per far posto ad una piena confessione, anche se a rate. Indipendentemente dal seguito, che si conosce e su cui ci si possono fare delle opinioni anche nette, ma ovviamente indimostrabili, la motivazione psicodinamica delle prime ammissioni di Pucci e Lotti resta a mio parere ancora da chiarire in maniera adeguata.

10 commenti:

  1. Omar,
    una cosa che potresti fare, te la consiglio vivamente, è mettere a confronto le dichiarazioni del Pucci e del Lotti sui vari aspetti Scopeti...

    e poi chiederti come sia possibile che le ricostruzioni dei due (entrambi oligofrenici e borderline semianalfabeti) non quaglino le une con le altre, ma entrambe abbiano in comune gli stessi spunti, di cui alcuni proprio fisicamente impossibili (quelli ad esempio riferiti alla tenda)

    da dove traggono il Lotti e il Pucci la comune "visione" (tra l'altro con modalità fisicamente Impossibili) di un Vanni nella tenda ?

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  2. ops... dimenticato un pezzetto:

    "secondo te", il Vanni quello stesso pomeriggio passò dalla Gabriella come dice il Pucci o no?
    e se si, come si incastra con orari e ricostruzioni dei "testimoni"?

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  3. il lavoro che indichi è senz'altro da fare, ma non in questa sede. formerà uno dei temi principali del mio III volume - sempre che le testimonianze Lotti-Pucci non vengano smontate prima e definitivamente da qualcun altro :-)
    sulla domanda: no, non credo, e non credo che ci andarono neanche Alfa e Beta, visto che la prima versione neutra della G. (come ho avuto conferma da chi detiene il testo dell'interrogatorio del 27 dicembre 1995) parla di una conoscenza tra lei e Lotti iniziata nel 1986. Non credo neanche che l'auto rossa avvistata domenica agli Scopeti fosse quella del Lotti, ma questa è una mia congettura personale e indimostrabile. Come dice Antonio bisogna spiegare la testimonianza Chiarappa - de Faveri. C'è ancora molto da approfondire su tutta la vicenda, comunque.

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  4. bisogna spiegare la testimonianza Chiarappa - de Faveri....
    si ma in definitiva cosa testimoniano i Chiarappa de Faveri?

    Chiarappa/ De Faveri /Rufo
    parlano di un'auto [auto rossa] che è stata ferma, intralciando l'ingresso a casa Rufo
    dalle ore: 14:00 [chiarappa/de faveri]
    fino alle ore: 20:00 [de faveri /rufo]

    nel pomeriggio, prima dell'arrivo della Carmignani [17:30], intorno alle 14/15 stante al Pucci, il Lotti e Lui si fermarono agli scopeti a spiare la coppia dentro la tenda mentra faceva l'amore con la tenda aperta, mettendosi li davanti. poi [una decina di minuti dopo/ un'oretta dopo, dipende dalle varie libere versioni di dichiarazioni] andarono a Firenze

    la Carmignai che arriva in piazzola alle 17:30 non parla di detta auto rossa davanti a casa Rufo.

    tutte cose [testimonianze rufo chiarappa de faveri in particolare] che esclude possa essere stata l'auto del Lotti quella davanti all'ingresso di casa Rufo, visto che il Pucci, il Lotti, la Ghiribelli dicono che andarono (gl fp) a Firenze nel pomeriggio/sera e che agli scopeti tornarono solo alle 23:00

    i chiarappa de faveri, inoltre videro solo figure di spalle e non identificarono alcun volto.

    al di là di tutto, ma simili "dati" a cosa cavolo servono? come si può giudicare innocente/colpevole qualcuno su simili basi?
    e senza contare i continui cambi di versione del Lotti e del Pucci e tutto il cumulo di impossibilità ed incongruenze delle loro parole.

    repetita, as always, come si può/ quale è il minimo comun denominatore che permette di avvalorare le parole del GL e del FP?

    in base a quale dato che non siano loro stessi, è possibile avvalorare la presneza del GL e del FP a Scopeti?
    non certo con le parole della Ghiribelli (a) perchè fa parte degli stessi testimoni algebrici b) per la vicenda del colore della macchina già precedentemente trattata] ?

    in base ha cosa è ipotizzabile con un minimo di riscontro che FP e GL erano agli Scopeti nel pomeriggio o nella notte?

    .

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  5. va bene, però lo dici tu ad Antonio :-)
    ...
    a parte gli scherzi, non è che si giudica nessuno su simili basi. Come ho detto, io neanche penso che Lotti avesse ancora la 128 all'epoca, quindi...; è comunque una coincidenza quella dell'auto rossa - con 2 personaggi non identificati - che viene vista in loco in quell'orario; un orario che poi, alla fine dei conti, forse non rappresenta nulla.
    Alla prossima.

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    1. si si... glielo dico io ad Antonio ! LOL
      battute a parte,

      a) o i Rufo /Chiarappa /De Faveri han detto una boiata confindendo il giorno o il colore dell'auto etc
      (ma non si capisce perchè, soprattutto tenedo conto che il Rufo venne sentito e messo a verbale subito il giorno dopo la scoperta e lì disse degli ospiti che aveva a casa che poi, anni dopo, tramite quel rapporto andarono ad ascoltare, e dunque la boiata non appare per nulla plausibile almeno sulla data.)

      b) o quella era l'auto del GL
      (ma allora han mentito Lotti, Pucci, la Ghiribelli come minimo sulla calata a Firenze, etc ma non si capisce a che pro inventare e portare avanti una simile menzogna )

      c) o quella non era la macchina del Lotti
      (ma allora cade tutto il discorso del andare a sorvegliare la coppietta, fare il sopralluogo, etc etc)

      d) o quella non era la macchina del Lotti, ma per un certo lasso di tempo c'era anche quella del Lotti (anche se nessuno l'avrebbe vista a questo punto... due auto simili parcheggiate vicine e nessuno le vede? boh!... e cmq in questo caso le testimoninaze dei Chiarppa etc sarebbe quindi ininfluenti)

      e poi, siamo seri, cosa ci fa un "mostro" o un "procacciatore di vittime al mostro" dalle 14:00 (almeno) fino alle 20:00 li davanti?
      non vi è alcun senso in questo.
      pure parcheggiato in modo da rompere le scatole a chi abita li !
      cioè un pò come dire: "per favore, prendetemi la targa così mi beccano più facile, caso mai non mi avessero almeno visto in faccia mentre stavo li"

      io so che ho i miei limiti di ragionamento, ma un minimo di buon senso non riesco a non mettercelo nelle analisi dei fatti e se i fatti per come li raccontano buonsenso non ne hanno manco un briciolo.... ehm ehm... aggiungici poi tutte le volte che il GL e il FP han dovuto "aggiornare" le loro dichiarazioni e pure tutte le ricostruzioni, pur anche aggiornate, che vanno contro le leggi della fisica...

      eccetto le (PLG) loro parole (parole che però non nascono da un costituirsi spontaneamnete o da un denunciare presentandosi loro per primi in una caserma di polizia) non vi è alcuna evidenza a conferma che passarono/ si fermarono/ spiarono/ etc a Scopeti G e P

      Elimina
  6. non so se ti "pre-corro" tappe, ma imho le cose son cosi tanto legate che frazionarle troppo rischia di far perdere di vista le macro incongruenze.

    mi spiego:
    oltre alle parole del GL/FP (Ghi, Gal, Chi DeF etc), abbiamo anche quelle del LN.

    e quelle del LN introducono un altro grado di "incompatibilità" mica da poco per Scopeti

    infatti:
    1) da un lato abbiamo la sentenza di condanna al Pacciani, che deve postulare la fuga nel bosco e la macchina parcheggiata in via di Faltignano (macchina che poi "vede" il LN all' incrocio con via degli Scopeti,)

    2) e poi abbiamo le sentenze sui CdM, basate appunto sulle parole del GL/FP secondo le quali invece la macchina del Pac. era parcheggiata dietro il cancello del viale di accesso alla casa colonica di fronte al viottolo di accesso alla piazzola di Scopeti

    di nuovo:
    delle due l'una. assieme entrambe non possono essere... eppure in entrambi i casi, il Pac. risulta lì e colpevole

    anche in questo caso, come per le entrate nella tenda, c'è qualcosa di impossibile da accettare, e c'è qualcosa che esclude l'altra (come per l'auto vista dai Chiarappa e la calata a Firenze del GL/FP), la versione LN esclude la ricostruzione di GL e viceversa.

    stesso delitto, stessa macchina, stesso "guidatore" MA due situazioni ricostruttive fisiche differenti.
    come è possibile?

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  7. La testimonianza Nesi venne già smontata dal giudice Ferri, quindi possiamo esimerci dal commentarla.
    La incompatibilità tra le ricostruzioni in sentenza Ognibene e sentenza CdM è ben nota; i loro sostenitori diranno che la seconda corregge - in meglio - l'altra. Purtroppo o per fortuna, ad una terza sentenza correttiva della seconda non si è arrivati; anche se ci hanno provato...
    Ma ripartiamo dall'inizio; tu come spieghi le ammissioni di Alfa e il subitaneo adeguamento di Beta?

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    1. da fanatico delle concause, io mixo assieme alcuni elementi che concorrono in una storia...

      a) processo pacciani (II) che si sapeva che andava verso l'assoluzione e la cosa era indigesta da buttar giù, quindi si cercò di "sottolineare aspetti" e "essere di manica larga su altri", premendo sull'acceleratore in ogni direzione per evitare una simile disfatta. del resto, alcuni indizi (ipotetici o concreti) verso il Pac li avevano e quindi la direzione sembrava piu che corretta.
      NOTA: non un complotto, non falsificazione prove, etc.. semplicemente una "pressione a tutto tondo" un pò sopra le righe (magari veramente convinti della colpevolezza del Pac ma privi di vere prove) verso una precisa direzione costasse quello che costasse (vedasi le pressioni sul Vanni)

      b) una possibile presenza casuale del GL sulla scena del delitto ma assolutamente non per il delitto, che facendo una girata a sbirciare (o perchè al bar qualcuno glielo aveva raccontato tr aun bicchiere di vino e l'altro) aveva visto i corpi. Spaventato che qualcuno potesse averlo visto o piu semplicemente per tirarsela un pò con uno piu farlocco di testa di lui, ritorna sul luogo col FP.

      c) il FP, che nulla ha visto ( e nei fatti le sue parole quello dicono), ma si è auto convinto delle balle raccontategli dal GL, crede veramente di essere stato sulla scena del delitto, di sapere dei morti e dei mdf.

      lotti credva a gli ufo, in qunato oligofrenico. perchè il pucci, oligofrenico altrettanto, non puo bersi una reale messinscena orchestrata dal Lotti?
      Per cui quando viene interrogato, pena anche la sua pochezza cerebrale oltre alle pressioni di caccia degliinquirenti, è veramente autoconvinto di avere un peso sullo stomaco, e quindi se la canta.

      dice cioè il vero. ma il vero è una balla!

      d) il GL è preso in contropiede, cerca come può di difendersi negando e poi adeguandosi (bastone e carota, bastone e carota, in fin dei conti tutti vogliono il Pac. lui in qualche modo potrebbe anche sfangarla) e poi cerca di aggiustare il tiro (vedasi anche le intercettazioni "ormai l'ho detto"). in fin dei conti comuqnue vada lui ha veramente poco da perdere e può togliersi qualche sassolino di "vendetta/rivincita" verso il Pac che tanto simpatico mai gli è stato. qualche piccione con qualche fava per tutti.

      e) il resto l'ha fatto il "giocare sporco", ossia sul filo del rasoio della correttezza della legalità (vedasi: non indagare il FP, non insistere su incongruenze, possibili interrogatori dove ti scappa una parola di indizio, il trattament d apentito antimafia, buttar dentro il Vanni che si era rifiutato di incolpare il Pac e buttar via la chiave, etc)

      in brevissimo sunto questa è l'opinione che mi son fatto della vcenda.
      Tieni presente che dopo che i CC avevano mollato l'indagine, se il Pac andava assolto in appello e non lo si riusciva ad acciuffare in altro modo, mica potevano tornare sulla pista sarda manco se l'esame dello straccio del SV avesse detto la parola fine. impossibile. sarebbero tutti diventati lo zimbello dei CC e dell'opinione pubblica.

      La "lite" tra CC e SAM aveva messo il discorso mdf in un cul de sac. impossibile uscirne senza un colpevole, ed altrettanto impossibile dire che il colpevole non era il Pac. ma un altro X qualsiasi dopo tutto quello che avevano detto in primo grado.

      però io non dico che fu una cosa fatta di proposito. si mescolano convinzioni e pressioni in un tubo che non ha vie di uscita e in cui, pure, ci si crede quais ciecamente

      Cmq, in definitiva sullo specifico FP: per me fu "preso in giro dal GL" e si autoconvinse di avere un peso sullo stomaco e alla prima occasione lo tirò fuori. ossia fu in buona fede. raccontava balle perchè non sapeva asoslutamente nulla non avendo visto assoolutamente nulla.

      PS: cancella il commento se pensi che possa dar grane (a me o al blog)

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  8. Non male; ti dirò che mi sto convincendo di un perverso meccanismo del genere - particolare più, particolare meno - dopo aver acquisito maggiori conoscenze in merito alla psicologia della testimonianza. Rimane forse il problema della 128 rossa che con grande probabilità (ma non con certezza!) non era più in grado di viaggiare all'epoca del delitto. Continuiamo comunque nei prossimi post per non appesantire.

    Ciao

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