Le Consulenze tecniche del Prof. Sartori per il processo di revisione della Strage di Erba
A 17 anni dalla Strage di Erba e a 12
dalla condanna definitiva all'ergastolo, la vicenda processuale di
Olindo Romano e Rosa Bazzi torna di attualità grazie ad una duplice
richiesta di revisione in questi giorni all'esame della Corte d'Appello
di Brescia. Da una parte un alto magistrato, il sostituto procuratore di
Milano Cuno Tarfusser, dall'altra i difensori dei due condannati hanno
chiesto di riesaminare le prove e rivedere la condanna per Olindo e
Rosa. Esaminando la voluminosa perizia della difesa, coordinata dal professor Giuseppe Sartori, direttore
del master di Neuropsicologia Forense dell'Università di Padova e
sviluppata da 15 tra professori ed esperti di materie criminologiche,
Speciale Tg1 ha realizzato: "Olindo e Rosa colpevoli imperfetti?" di
Alessandro Gaeta, montaggio di Stefano Carpagnano. Concludono il
reportage le rivelazioni di uno spacciatore tunisino e di un ex
carabiniere che ha partecipato alle indagini.
https://www.raiplay.it/video/2023/12/Speciale-Tg1-a57adf01-50ec-4bb6-b255-29b6b94f48cd.html?wt_mc=2.app.cpy.raiplay_prg_Speciale+Tg1.&wt
Questo post potrebbe sembrare fuori argomento nel mio blog, ma non lo è del tutto. Lungi da me il voler ficcare il naso nella storia giudiziaria della strage di Erba, di cui so poco o nulla, ma alcune osservazioni fatte dagli esperti nel corso del programma in tema di: false confessioni, suggestionabilità dei soggetti con ritardo mentale, pressioni degli inquirenti, promesse incautamente fatte agli imputati, insorgere di falsi ricordi creduti veri si attagliano molto bene a personaggi e fatti della vicenda che qui ci occupa. I nomi di Stefano Mele, Pucci, Lotti, Ghiribelli non possono non venire alla mente.
Ricordo, anche en passant, le indagini sul caso Marta Russo, nel corso delle quali una testimone confidò telefonicamente a un amico: “E questi (ndr: si intende polizia giudiziaria e Pubblico Ministero) fino alle cinque del mattino hanno voluto assolutamente che dal subconscio... veramente dall’ano proprio del cervello, mi venisse in mente qualche faccia, qualche immagine...” ((da “Marta Russo. Di sicuro c’è solo che è morta” di Vittorio Pezzuto, pag. 81). Ma ohimé, sembra chiaro che dall’ano del cervello possano provenire solo ricordi, come dire, inquinati.
Qui il link alla pagina del prof. Sartori: https://www.testimonianzapenale.com/
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