domenica 19 gennaio 2014

Appunti di viaggio 2013 (1)

10 giugno

A Calenzano la mattina è piovuto, nel viottolo ci sono pozzanghere come nel 1981. La vite sulla destra, dietro la quale si nascose il MdF, è stata espiantata e sostituita da giovani olivi.
Enorme contrasto tra la città ipermoderna, industriale e commerciale (ancora o già abbandonata e disabitata, sembra una città morta di un racconto di fantascienza), e pochi passi al di fuori, oltre il torrente, la meravigliosa campagna di ulivi e cipressi rimasta come era nel 1500. Paesaggio costruito dalla mano dell’uomo di un tempo e dalla mano dell’uomo di oggi rovinato.


A Sant’Angelo a Lecore, via dei Sodi è interrotta per lavori (come nel 1968!). Il campanello è moderno, all’interno 1 abita qualcuno con un nome sudamericano. La casa è sempre bianca e il lampione c’è ancora. Si vede certo in lontananza, ma da dove? Anche qui l’ambiente è molto trasformato (cartelloni pubblicitari, centri commerciali, bar di lap dance e sexy girls); ma la casina bianca dove tutto cominciò sembra rimasta immobile nel tempo.
 

 

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