Insisto:
le confessioni a puntate di Giancarlo Lotti sono centrali nel processo ai
compagni di merende (l’unico che abbia portato ad una condanna definitiva di
imputati dei delitti attribuiti al MdF!).
Ora, ci sono 3 ipotesi possibili:
GL è mitomane (ma nessuno, credo, lo ha mai sostenuto; e
coinvolgerebbe nella sua mitomania altri testimoni, in una sorta di processo
alle streghe di Salem);
GL inventa per suo tornaconto (ma ne esce con una condanna a
26 anni di galera);
GL dice la verità (ma molti elementi sono dubbi, non
coincidono ecc).
Nessuna delle ipotesi è pienamente soddisfacente.
Quarta ipotesi, di Antonio Segnini: Lotti è il MdF, da solo.
Come hai ben specificato in altro post, Lotti non esiste se non esiste Pacciani e Pacciani non esiste, fosse solo perché il delitto dell'85 non è avvenuto la domenica, giorno a cui lo inchiodano TUTTE le testimonianze che lo vogliono sul posto, non solo quella di Lotti. Ma guarda che bella fortuna aver pescato a caso e aver beccato il mostro (Lotti e compagni) fra 700.000 abitanti del circondario di Firenze. Certo, a questo punto viene da domandarsi perché gli inquirenti non abbiano provato prima il colpo di fortuna pescando a caso sui registri dell'anagrafe.
RispondiEliminaIn realtà un teste, Italo Buiani, disse di aver riconosciuto Pacciani la sera del venerdì, a circa 350 metri dalla piazzola dove avvenne il duplice omicidio. http://insufficienzadiprove.blogspot.it/2009/03/italo-buiani.html
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