Lotti comincia a confessare l’11 febbraio 1996 (il mostro
pag. 164) ed è ammesso al programma di protezione collaboratori di giustizia.
Questo fino al 2000, sentenza definitiva a 26 anni, quando viene ristretto in
carcere (ooops, mi dicono 2001, dove sia stato dopo la sentenza non lo so). Ha 60 anni, ha “goduto” del programma di protezione per 4 anni. Muore
il 30 marzo 2002 , quindi sta in carcere solo 2 anni. Se la salute lo avesse
assistito, poteva starci altri venti. A questo punto occorre chiedersi: quale
convenienza aveva ad autoaccusarsi? E’ stato incastrato dagli investigatori,
che lo hanno fatto passare, inconsapevolmente, da testimone a reo
confesso? Se è così, perché non ha
ritrattato e cambiato versione nei successivi gradi di giudizio?
Tenendo anche conto che il profilo psicologico tracciato dai
periti non è negativo come vorrebbe la nomea di grullo del paese...
informati meglio sul periodo di carcerazione di Lotti..... Paolo
RispondiEliminaNon facciamo prima se me lo dici tu? la mia unica informazione è la data della sentenza di cassazione
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