giovedì 2 aprile 2015

Spigolature (2)


In una sola intervista, il Dott. Grassi, dirigente della Criminalpol fiorentina, dà quattro suggerimenti che verranno raccolti, in parte dall'assassino, in parte dagli inquirenti:

Ma è certo che si tratti di una sola persona? O potrebbero essere in due o tre?
Mi riesce difficile immaginare che un omicidio del genere con il rituale delle mutilazioni e tutto il resto, possa essere opera di più persone. No, io credo che il mostro sia uno solo.

Si è parlato di sfida, per quest'ultimo delitto. Il mostro che sfida le forze dell'ordine.
Non mi sembra. La sfida si sarebbe manifestata con uno scritto o una telefonata sullo stile dello squartatore di Londra. Credo invece che questo assassino risolva tutto a livello individuale.

Cosa pensa della possibilità di mettere una taglia?
Penseremo anche a questa ipotesi. Non sempre la taglia ha dato risultati positivi.

Le indagini ripartono da zero?
Si, non si può che ripartire da zero. Abbiamo già in mente qualcosa, per ovvi motivi non posso dirle di cosa si tratta.

Intervista raccolta da Francesco Matteini e pubblicata su La Città del 1 agosto 1984, due giorni dopo il duplice omicidio di Vicchio; ripubblicata sulla benemerita Insufficienza di Prove.

Nota: l'ultima frase è probabilmente un riferimento alla successiva creazione della S.A.M.

9 commenti:

  1. Sempre la solita solfa , però . Un unico serial killer solitario, il rasoio di occam, le letteratura criminologica non contempla simili delitti commessi da più persone, vogliamo aggiungere anche che non ci sono più le mezze stagioni? Sedicenti " esperti " che snocciolano banalità a ruota libera ( e qui sono anche d'accordo col professor Edoardo Mori )", non immaginando che magari ( dico FORSE ! ) che chi ha commesso i delitti voleva appositamente depistare gli inquirenti facendo loro credere nell'ipotesi del killer isolato, fai da te, ben consapevole che vista l'incompetenza cronica di certi nostri investigatori , tale versione sarebbe stata accettata dai più. Risultato ottenuto ! Strano poi che alla fin della tenzone il tutto abbia portato alla condanna ( passata in giudicato e vero scandalo giudiziario del secolo ) dei compagni di merende. Poi c'è sempre la pista sarda secondo altri ( molto ) improbabili esperti della mutua, sconfessata, dalle indagini, dallo stesso G. I. Rotella , dalla Della Monica, da Vigna, da tutte le sentenze e infine dal buon senso . Mario Spezi vi insiste solo per vendere i suoi ridicoli libelli. Poi che diavolo significa, che non esiste in passato un fenomeno criminologico collettivo di tal fatta ? Fosse anche vero ( ma non è nemmeno vero ) non può esserci l'inizio di un nuovo ( ma ripeto : Non è nuovo ) modus operandi in fatto di delitti più o meno seriali ? Secondo i soloni / sapientoni del menga , no. Secondo questi soggetti, poco inclini , a quanto pare alle novità,gente come Galileo e Marconi sarebbero stati presi per pazzi , in quanto propugnatori di tesi inaudite. Che tristezza, che pochezza mentale. Comunque il famoso rasoio di occam sapete bene dove mettervelo. Quanti danni ha prodotto quel mediocre frate francescano inglese, del medioevo, epoca nella quale dovrebbero tornare a vivere tutti i sostenitori di certe assurde castronerie, indipendentemente dai propri titoli accademici. Ad maiora !

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  2. e lo dici a me? mi limito a postare cose che possano stimolare un pacifico scambio di idee.

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  3. qui è interessante la conferma che dopo Vicchio, con l'ennesimo fallimento della pista sarda dopo due anni di indagini e tre colpevoli che colpevoli non erano (almeno dei delitti del MdF), la polizia decise di "ripartire da zero"-

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  4. Ma sono state trovate tracce o impronte di piú persone sui luoghi dei duplici omicidi ??? Serial killer che uccidevano in coppia c'è né sono stati ma la storia del mostro pare diversa... Un duplice omicidio nel 74 poi una pausa di 7 anni poi la presunta coppia di mostri si ritrovano e ricominciano ? Assai improbabile ... Al limite un complice é stato tirato in ballo negli omicidi sucessivi, ma il mostro che ha iniziato nel 74 é solo 1...

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  5. non mi risultano tracce esplicite di più assassini, in nessuno degli otto duplici omicidi

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  6. Tracce lasciate da più assassini non ci sono, è vero. Ma non è curioso che le testimonianze sugli ultimi delitti (soprattutto Scopeti) siano comunque numerose mentre sui primi delitti (Borgo, Scandicci, perfino Baccaiano) praticamente zero? Questo potrebbe accreditare l'ipotesi non del gruppo di assassini ma di un mostro che, dopo aver agito a lungo da solo, abbia trovato nel tempo uno o più complici. Colgo l'occasione per complimentarmi con l'autore dell'eccellente blog e per chiarire la provocazione su Salvatore Vinci di un mio precedente intervento: essendo attenzionato dagli inquirenti all'epoca dell'ultimo delitto, non avrebbe potuto commetterlo, a meno di non ritenere le nostre forze dell'ordine totalmente inette. Ma seguendo l'ipotesi improbabile che avesse potuto uccidere in barba a chi chiaramente lo sospettava e ne teneva sotto controllo le utenze, avanzavo per l'appunto il paradosso che potesse tornare a colpire dopo l'assoluzione dell'88 al processo per l'omicidio della moglie: cosa ovviamente mai avvenuta. E per tante ragioni non è certo lui il mostro, a mio modesto avviso.

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    1. però le testimonianze su scopeti riguardano, per la maggiorparte, la giornata di domenica. molto probabilmente il giorno sbagliato

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    2. Io non so quando sia avvenuto il delitto. Ad ogni modo Buiani disse di aver riconosciuto Pacciani la sera di venerdì, Iacovacci un motorino e Pacciani (a suo dire) la mattina del sabato, la Carmignani un motorino (forse lo stesso) i giorni precedenti il delitto. Ci sono poi le testimonianze della Frigo e dei coniugi Martelli-Caini per Vicchio; e avvistamenti del solito motorino di vecchio modello e dell'auto rossa a Giogoli. Non mi pare proprio nulla.

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    3. A mio parere, le testimonianza (segnalazioni) in merito agli ultimi delitti sono state valorizzate nei processi e ne siamo a conoscenza, mentre per i primi delitti senz'altro ce ne sono, ma non sono pubbliche, perché non utili alla tesi accusatoria. Non trarrei conclusioni da questa apparente disparità di informazioni.

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