lunedì 7 aprile 2014

Magdalen Nabb e il Mostro di Firenze


Magdalen Nabb è una scrittrice inglese, autrice di libri per ragazzi e di una serie di romanzi polizieschi, ambientati a Firenze, il cui protagonista principale è il maresciallo dei carabinieri Salvatore Guarnaccia. La Nabb si trasferì in Toscana nel 1975, dedicandosi in un primo momento alla ceramica, attività che aveva già esercitato nella natia Inghilterra. Nel 1981 scrisse il suo primo romanzo poliziesco (Death of an Englishman), il primo di una serie di quattordici incentrati intorno alla figura del Maresciallo Guarnaccia ed all’attività investigativa dei Carabinieri, serie interrotta dalla prematura morte dell’autrice nell’agosto 2007.

Nel corso del tempo, per documentare meglio i suoi romanzi, sviluppò rapporti con ufficiali dei carabinieri, che le permisero di acquisire uno sguardo dal di dentro sull’organizzazione dei reparti dell’Arma e della loro attività in campo investigativo. Il suo dodicesimo libro della serie (Some bitter taste) reca un esplicito ringraziamento “al Generale Nicolino D’Angelo, per il suo prezioso, consueto aiuto per quanto riguarda l’Arma dei Carabinieri”; D’Angelo è anche il modello del personaggio del Capitano Maestrangelo, nei romanzi il superiore del Maresciallo Guarnaccia.

Ovviamente interessata dal caso criminale del “Mostro di Firenze”, seguì anche il processo di appello a Pacciani come reporter del Sunday Times. Grazie ai contatti nell’ambiente del Comando Carabinieri di Borgo Ognissanti ebbe accesso alla “sentenza Rotella” e condusse indagini in proprio, che traspose in un romanzo della serie di Guarnaccia, “The monster of Florence”, mai tradotto in italiano. In un’intervista rilasciata nel 2004 e pubblicata su un sito web, Magdalen Nabb ricostruisce la gestazione del romanzo, lasciando intendere che furono proprio i carabinieri che si erano occupati del caso sotto la direzione del giudice Rotella, delusi dall’abbandono definitivo della “pista sarda” e delle indagini svolte dalla S.A.M. sotto l’impulso della Procura, a spingerla a scrivere  una sua versione degli avvenimenti, filtrati attraverso una sorta di contro-inchiesta personale condotta da Guarnaccia e un gruppo di colleghi, nell’imminenza del processo Pacciani (sempre anonimamente definito come “The Suspect”).

Come c’era da aspettarsi, nel romanzo, pubblicato nel 1996, presumibilmente scritto nell’intervallo tra i due processi Pacciani, Magdalen Nabb critica l’inchiesta su Pietro Pacciani e sposa la tesi della “pista sarda”, seguendo fedelmente il tracciato della sentenza Rotella, ma aggiungendovi qualche nuovo particolare e cercando di contemperare le scarse evidenze con il profilo criminale dell’autore dei delitti delineato dal Forensic Behavioral Science Investigative Support Unit di Quantico (FBI) nel 1989.
(continua)

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