Magdalen Nabb è una
scrittrice inglese, autrice di libri per ragazzi e di una serie di romanzi
polizieschi, ambientati a Firenze, il cui protagonista principale è il
maresciallo dei carabinieri Salvatore Guarnaccia. La Nabb si trasferì in
Toscana nel 1975, dedicandosi in un primo momento alla ceramica, attività che
aveva già esercitato nella natia Inghilterra. Nel 1981 scrisse il suo primo
romanzo poliziesco (Death of an
Englishman), il primo di una serie di quattordici incentrati intorno alla
figura del Maresciallo Guarnaccia ed all’attività investigativa dei
Carabinieri, serie interrotta dalla prematura morte dell’autrice nell’agosto
2007.
Nel corso del tempo, per documentare meglio i suoi
romanzi, sviluppò rapporti con ufficiali dei carabinieri, che le permisero di
acquisire uno sguardo dal di dentro sull’organizzazione dei reparti dell’Arma e
della loro attività in campo investigativo. Il suo dodicesimo libro della serie
(Some bitter taste) reca un esplicito
ringraziamento “al Generale Nicolino
D’Angelo, per il suo prezioso, consueto aiuto per quanto riguarda l’Arma dei
Carabinieri”; D’Angelo è anche il modello del personaggio del Capitano
Maestrangelo, nei romanzi il superiore del Maresciallo Guarnaccia.
Ovviamente interessata dal caso criminale del “Mostro
di Firenze”, seguì anche il processo di appello a Pacciani come reporter del
Sunday Times. Grazie ai contatti nell’ambiente del Comando Carabinieri di Borgo
Ognissanti ebbe accesso alla “sentenza Rotella” e condusse indagini in proprio,
che traspose in un romanzo della serie di Guarnaccia, “The monster of Florence”, mai tradotto in italiano. In
un’intervista rilasciata nel 2004 e pubblicata su un sito web, Magdalen Nabb
ricostruisce la gestazione del romanzo, lasciando intendere che furono proprio
i carabinieri che si erano occupati del caso sotto la direzione del giudice
Rotella, delusi dall’abbandono definitivo della “pista sarda” e delle indagini
svolte dalla S.A.M. sotto l’impulso della Procura, a spingerla a scrivere una sua versione degli avvenimenti, filtrati
attraverso una sorta di contro-inchiesta personale condotta da Guarnaccia e un
gruppo di colleghi, nell’imminenza del processo Pacciani (sempre anonimamente
definito come “The Suspect”).
Come c’era da aspettarsi, nel romanzo, pubblicato nel
1996, presumibilmente scritto nell’intervallo tra i due processi Pacciani,
Magdalen Nabb critica l’inchiesta su Pietro Pacciani e sposa la tesi della
“pista sarda”, seguendo fedelmente il tracciato della sentenza Rotella, ma
aggiungendovi qualche nuovo particolare e cercando di contemperare le scarse
evidenze con il profilo criminale dell’autore dei delitti delineato dal Forensic Behavioral Science Investigative
Support Unit di Quantico (FBI) nel 1989.
(continua)
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