giovedì 24 aprile 2014

I soldi dell'assicurazione



Che fine fecero le famose 480.000 lire che Stefano Mele si ebbe dall'assicurazione a risarcimento di un incidente in cui era stato coinvolto sul motorino guidato da Francesco V.? Il denaro era stato riscosso da Mele accompagnato dal cognato a Prato il 21 giugno 1968; ma due mesi dopo di quei soldi rimarranno soltanto 27.000 lire conservate nel borsellino di Barbara Locci e non toccate dall'assassino (o assassini). Mele disse di aver consegnato i soldi alla moglie per la gestione di casa.

Le prime indagini e la sentenza del 1970 daranno grande importanza all'aspetto economico; Stefano avrebbe ucciso la moglie non per gelosia, ma perché aveva sperperato quel denaro. Lo stesso Stefano, accusando in prima battuta Salvatore V., gli attribuirà un debito nei suoi confronti (e quelli della moglie), che il V. si sarebbe offerto di saldare uccidendo per suo conto la donna; stiamo parlando degli stessi soldi, ma in realtà quello che si trovò furono cambiali per un piccolo importo, ma a favore di Salvatore e a debito di Stefano. Le dichiarazioni di Salvatore V. sentito dal PM il 24 agosto 1968 (sarà immediatamente dopo scagionato dallo stesso Stefano) e ribadite in corte di assise sembrano, a leggere la sentenza Rotella, confermate dai documenti. D'altra parte, sembra ben strano che la famiglia Mele, trovatasi improvvisamente omaggiata di una somma notevole per l'epoca e per la propria condizione sociale, abbia non solo speso tutto, ma contratto ulteriori debiti. Per quanto si ripeta che Barbara sperperava i soldi di casa con i suoi squattrinati amanti, spendere in due mesi scarsi di divertimenti (e quali, poi?) l'equivalente della paga di cinque mesi del marito (calcolo fatto dal G.I. Rotella) sembra troppo.

C'è dunque chi pensa che i soldi siano stati destinati all'acquisto clandestino di una pistola Beretta cal. 22. E' certamente possibile, ma con questo viene a cadere ogni movente economico del delitto, poiché il denaro erogato dall'assicurazione non sarebbe stato speso dalla donna, bensì usato per comprare l'arma che doveva ucciderla.

9 commenti:

  1. ottima ricostruzione puntuale.

    mi colpisce molto l'ultima parte:
    "C'è dunque chi pensa che i soldi siano stati destinati all'acquisto clandestino di una pistola Beretta cal. 22. E' certamente possibile, ma con questo viene a cadere ogni movente economico del delitto, poiché il denaro erogato dall'assicurazione non sarebbe stato speso dalla donna, bensì usato per comprare l'arma che doveva ucciderla"

    questo spunto si incastra con piena lucidità e coerenza con quanto da ma scritto nel libro.

    - movente del delitto diviso su più livelli (ossia le tipologie di partecipanti clan e coppia SV-SM agivano per moventi differenti, coi primi all'oscuro delle vere ragioni):

    - il SV, deus ex machina della volontà di delitto, convince il SM ad ottenere l'assenso del clan per tale delitto, facendogli fare leva sull'ammanco di soldi, visto che se il SM lo avesse chiesto con base "gelosia" nessuno gli avrebbero creduto

    - ammanco che non risulta essere veritiero da parte BL nei fatti, ma utilizzato per comprare l'arma (tramite il SV, a questo punto)

    - SV e conseguentemente il SM, che necessitano della morte della BL con movente l'impedire che il segreto della loro relazione omo possa essere raccontato dalla BL ad un "siciliano" (e probabilmente col SV particolarmente animanto da rancore verso la BL per averlo cacciato ed irriso per le sue pratiche ses suali col vecchio SM)

    grazie per la finezza di ragionamneto.
    chapeau !
    e dincludo il ragionamneto!!!

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  2. grazie per l'approvazione.
    tutto fila, fino al punto in cui si attribuisce enorme importanza alla relazione omosessuale tra SM e SV, la cui centralità nell'evento è beninteso possibile, ma non mi sembra pienamente provata - insomma, non vorrei fosse un'interpretazione omofoba degli inquirenti. Purtroppo, quando si portano a carico fumetti pornografici e zucchini, il passo è breve.

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  3. però è quello che dice SM e solo nel 1985 (1985-1968=17 anni dopo), quando ormai la "famiglia" Me. è un un qualcosa di smembrato e diviso e il SM stesso è ormai propio anzianotto ed emarginato da ciò che resta della famiglia.

    prova afare il ragionamento inverso, ossia:
    SE:
    - il segreto dei rapporti omo tra sm e sv non esiste
    SE:
    - le 400mila lire son state spese per l'arma e non rubacchiate dalla BL
    SE:
    - la gelosia non può essere un movente per il SM

    perchè il SM avrebbe accettato/partecipato/compiuto il delitto?

    SM non può non essere messo sulla scena del delitto (esistono oggettivamente troppi dati in tal senso)

    se si è scartata gelosia/onore e motivazione economica: cosa altro resta?

    in seconda battuta, mi spieghi perchè detta relazione omo non sarebbe provata?
    - ci sono le parole del SM
    - c'è l'anello di fidanzamento al dito di SV datogli proprio dal SM e non dalla BL (nessun altro dei tanti "amanti" della BL ha detto onore, eh!)
    - c'è SM che accompagna SV e la BL alle Cascine
    - c'è la comprovata omo/bi sessualità del SV con molti altri maschi e gruppi misti
    - c'è l'inginocchiarsi e le lacrime per il SV quando si rimangia le accuse (non pianse per il muc. ad esempio nè si inginocchiò per il Gi. Me)

    non si deve sposare le tesi degli inquirenti (ed infatti imho Torrisi di cantonate ne prese su come aggregò i ragionamenti), ma i dati, i fatti, le testimonianze, i reperti: restano.

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  4. no, non ho detto che non è provata la relazione (sembrerebbe che SV riuscisse a convincere tutti gli uomini ad andare a letto con lui, escluso l'ultimo pastore a Villacidro, probabilmente era invecchiato anche lui);
    ho detto che non è provato che la relazione, la vergogna e la volontà di nasconderla siano il motore dell'omicidio.
    Penso che il Mele fosse lì, ma che la sua volontà sia stata coartata da una (o più) personalità più forti. Senz'altro, i due fratelli rivali uno come Stefano se lo mangiavano a colazione e penso che sia successo proprio questo. Sulla partecipazione dei parenti, ho molti dubbi.

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  5. capisco.
    mi restano alcuni dubbi, che provo ad esprimere:

    1- se escludi tale relazione segreta come movente, ma hai anche escluso quello economico e quello della gelosia/onore si sa che non regge sotto nessun aspetto: quale altro movente ci sarebbe secondo te alla base?
    (nota che non essendo un delitto maniacale, il movente è di primaria importanza)

    2- visto che escludi la presenza di parenti, ipotizzi quindi che il SM (per quanto imbeccato/coartato/spinto a/etc) possa aver deciso di accettare la morte per omicidio della moglie, senza dire nulla alla famiglia, ossia senza avere da loro un preventivo assenso al delitto? (sia che vi abbiano partecipato, sia che non vi abbiano partecipato fisicamente)

    a me, specie il secondo punto, fa molto strano e lo trovo molto ma molto fuori da ciò che conosciamo (ci sembra di conoscere?) dei personaggi e anche di come nella vicenda si son comprtati fin da subito (MUC.. che accompagna e presenzia all'interrogatorio del SM; indottrinamenti vari al NM da parte delle donne e dei parenti, etc).

    se però invece ammetti che un tale assenso preventivo al delitto il SM ce lo aveva bisogno, si ritorna a capo con un movente del delitto che a loro potesse apparire almeno plausibile, ma che hai appena sostenuto essere assai improbabile che la BL potesse aver effettivamente speso detto patrmonio in così poco tempo coi suoi amanti. e si rinizia il giro come in un serpente che si morde la coda.

    NOTA IMPORTANTE:
    che il SV si portasse a letto praticamnete tutti gli uomini che gli giraano attorno è una cosa.
    ma qui si sta parlando di altri che il SV: del SM.
    non risulta che il SM andasse a letto con altri che il SV; nè risulta che altri amanti della BL gli avessero chiesto di partecipare.
    il SM, che gli piaceva vedere uomini nudi se no alla BL gli amanti non glieli presentava, negli altri casi di solo guardare si doveva accontentare. e solo il SV gli "regalò" gioie maggiori facendolo partecipare quasi tagliando fuori la BL stessa [che infatti se ne lamenta assai, fino a cacciarli entrambi dalle lenzuola ed irriderli]

    e, imho, quella cacciata dalle lenzuola e quella irrisione sono la molla prima del SV, che per farla accettare al SM, gli "vende" la paura che la BL racconti in giro di loro

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  6. PROSEGUE...
    ho sudiviso il post che non sapevo se superavo i cartateri.

    e quindi il SM a sua volta, rivende come alibi al clan quello economico (l'unico che possa ai loro occhi risultare credibile)

    la cosa ha al suo arco alcuni punti specifici:
    - delitto assolutamente non maniacale e con motivazione prettamente "normale" (l'ira per l'essere stato cacciato dalle lenzuola ed irriso)
    - assenso da parte del clan (il SM mai avrebbe potuto prendere una decisione di simile portata per tutta la famiglia senza almeno averne prima l'assenso)
    - coerenza nei tentativi di indottrinamento sul NM (se nessuno della famiglia avesse partecipato, non ce ne sarebbe stato bisogno alcuno)
    - coerenza coi rispettivi caratteri e storie dei personaggi (SV, FV?, SM, etc)
    - coerenza con l'ammanco

    è solo che bisogna guaradre come ai pezzi su una scacchiera: muovi qui per distrarre l'attenzione e mangare là.

    - ossia SV vuole agire per un motivo (risentimento)
    - convince SM ad agire per altro motivo (paura di rivelazioni), sfruttando il segreto punto della relazione (SM che mai avrebbe avuto se no da guadagnarci dalla morte della "sua signora" ? Passato il Lo Bianco, lo avrebbe riaccolto tra le lenzuola o cmq lui avrebbe continuato a guardare come sempre. e poiil SM unaltra donna odve mai l'avrebbe trovata?)
    - l'assenso del clan viene ottenuto puntando sull'unica ragione che ai loro occhi avrebbe potuto avere un senso (motivo economico)

    ma tra il Sv e il SM c'è un accordo (ed un segreto) che il resto del clan non sa.

    già solo se metti il FV al posto del SV, crolla la possibilità che il SM possa aver anche solo accettato l amorte della propria moglia. a che pro? un'altra poi dove la trovava? cosa varebbe avuto da guadagnarci? nulla.

    il SM ha da guadagnarci dalla morte della BL, solo se con detta morta un segreto resta segreto.

    imho as always

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  7. hazet. grazie per seguire il blog.
    altre considerazioni in merito nel prossimo post, in cui si parlerà ancora dell'ape regina.

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  8. grazie a te per le richerche che compi e per lo spazio di discussione (e la cortesia nelle risposte).

    A prescindere da tutto [ossia dal ipotizzare uno o altro nome o piu per il mdf], il delitto di Signa è affascinante e indubbiamente è una formidabile chiave per provare a capire cosa succeda dopo;
    mi sembra dunque pienamnete corretto porci la massima attenzione e brainstrorming, sia sugli aspetti "documentali" sia su quelli "logico-interpretativi".

    PS:
    passo per kativo se ti dico che... però non hai risposto su
    - "allora quale movente?"
    - "allora cosa aveva il SM da guadagnarci della morte della moglie" ?

    in un delitto non maniacale, sono due domande che non possono restare senza risposta, qualunque sia l'ipotesi di fondo.
    Spero che dedicherai ai due punti, un apposito post... anzi, ti tocca proprio ! ;)

    keep on digging

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  9. so che ti deluderò, ma allo stato delle mie conoscenze ritengo che si sia trattato di un banale delitto di gelosia, reso irrisolvibile dalla debolezza mentale dei due testimoni, il padre oligofrenico e il figlio in quanto bambino.
    ulteriori spunti di riflessione nel prossimo post, questo lo chiudiamo qui.

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