Nella sentenza di appello CdM si trova un utile riepilogo
delle dichiarazioni dei molti testimoni che accorsero sul posto, in tempi
diversi, dopo l'omicidio.
La testimone BC dice che il ragazzo era disteso sul sedile
di guida che si trovava in posizione
obliqua (bisogna intendere "reclinato all'indietro").
Il testimone MG dice che il ragazzo era al posto di guida.
Il testimone P.A. dice che sul sedile di guida, che era
disteso (reclinato), si trovava la vittima, anch'essa distesa in posizione
supina. In udienza aggiunge che la testa del ragazzo era sul sedile posteriore.
Il testimone C.S. dice che il ragazzo era molto reclinato
all'indietro (frase di non facile interpretazione, se non facendo riferimento
allo schienale del sedile di guida).
Il teste C.F. dice che il corpo di lui era sul sedile di
guida in posizione supina.
Questi citati sono i testi che vedono la scena prima degli
altri e danno l'allarme a carabinieri e Misericordia (Croce d'oro).
Dei quattro militi della Croce d'oro, due non hanno visto,
non sanno o non ricordano; il teste A.L. insiste che il corpo del giovane si
trovava sul sedile posteriore un po' accasciato; il teste G.S. riferisce una
cosa interessante: il corpo della vittima era sul sedile posteriore accanto
alla ragazza (che si trovava, questo lo sappiamo con sufficiente certezza,
sulla destra) e che lui si era poggiato sul sedile di guida e si era
allungato per togliere la sicura dal finestrino lato passeggero. Quest'ultimo particolare contrasta con l'idea
sempre ripetuta che lo sportello di sinistra fosse bloccato (a meno che i
soccorritori non abbiano forzato anche quello, come fecero con il destro, ma
non ne trovo traccia). D'altronde, se era possibile aprire lo sportello
sinistro e se il ragazzo fosse stato ancora sul sedile di guida, perché il
corpo sarebbe stato tirato via dai due militi della Croce d'oro dalla parte
destra, obbligandoli a forzare lo sportello?
Il teste DL.M. ristoratore, giunto forse qualche attimo
prima della Croce d'oro, riferisce che "il
ragazzo era disteso con le gambe sul sedile anteriore e il corpo a bocconi
nell'intercapedine tra i due sedili con
la testa sul sedile posteriore verso il centro. La testa del ragazzo quasi
poggiava sul fianco della ragazza. Per estrarre il ragazzo abbiamo alzato lo
schienale del sedile anteriore sinistro (che quindi era in effetti inizialmente
reclinato all'indietro e venne poi basculato in avanti) e spinto il sedile verso il volante".
Fatta la debita tara sulle diverse espressioni verbali e
impressioni fugaci che ciascuno può aver ricevuto nell'immediatezza, sembrerebbe
che i due gruppi di testimoni (da una parte i quattro giovani che danno
l'allarme, dall'altra i militi della Misericordia e il ristoratore) abbiano
visto, all'interno dell'auto, due scene parzialmente diverse. Infatti, i due
militi che hanno estratto il corpo sono concordi nel dire che la vittima
maschile era – in qualche misura – dietro (anche se un accenno simile si
ritrova nella testimonianza di P.A. (non nel 1982 però, ma solo nell'udienza
del 97: "la testa del Mainardi era sul
sedile posteriore").
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