Intorno al racconto di
Natalino sul fantomatico zio Piero, nel libro avevo scritto che "a parte
alcune testimonianze vaghe e probabilmente interessate, sembra proprio che il
nome venga fatto quando il bambino, circa un mese dopo il delitto, è già
ricoverato nell’Istituto “Vittorio Veneto”, quindi al di fuori dell’influenza
diretta dei familiari". Flanz Vinci mi fa notare che la deposizione del
M.llo Ferrero al processo del 1970, sintetizzata nella sentenza Rotella, può
anche essere intesa in altro modo; ossia nel senso che nell'immediatezza
Natalino abbia parlato (senz'altro indotto da altri) di "Salvatore tra le
canne" e che il riferimento allo zio Piero sia avvenuto solo negli
interrogatori dell'aprile 69, ai quali partecipò anche Ferrero. E' senz'altro possibile;
anche se a me sembra, dal tenore degli interrogatori, che quando il bambino
viene escusso la prima volta il 21 aprile 1969 abbia già riferito (a Ferrero,
ma non è chiaro quando) la presenza sul luogo del delitto dello "zio Piero".
Ciò detto, se il nome venisse
effettivamente fuori solo dopo mesi dall'accaduto, cosa potrebbe significare?
Andare più nel senso di una fantasia autoalimentata o di un ricordo
parzialmente rimosso che riaffiora? E se è un ricordo, è uno zio autentico o
uno zio di quelli che erano soliti accompagnare la mamma e che, casualmente, porta
lo stesso nome di due zii realmente esistenti?
Sia come sia, il
personaggio dello "zio Piero" rimane, come ho scritto, "una
pagliuzza (o forse una trave) nell'occhio di chi guarda l'omicidio di
Signa".
Curioso che Perugini non abbia fatto leva su questa testimonianza per coinvolgere Pacciani nel delitto di Signa!
RispondiEliminaVennero ricercati collegamenti tra Pacciani e Signa, ma l'unico era il domicilio della Bugli a Lastra a Signa, un legame troppo debole. Insomma, per dare a Pacciani la patente di "zio" bisognava pur dimostrare che frequentasse la Locci...
Elimina“Enrico”era lo bianco “Virginio” era carmelo Cutrona “Piero“ era lo zio che giocava a casa a carte con mamma ( era in casa ) chi era zio Piero ??
RispondiEliminaCerto non si chiamava Piero o Salvatore o francesco vinci non bisogna girarci intorno ( loro erano in casa )
C'è una differenza però...
RispondiEliminaE' Natalino che fa il nome "Piero", non è uno dei soprannomi usati da Stefano Mele.